“Peggio di così Mascia avrebbe potuto solo dargli fuoco”. Parole dure quelle della consigliera Pd Paola Marchegiani che critica pesantemente l'amministrazione comunale sulla gestione del Museo del Mare. Non si è fatta attendere la replica del comune, nella persona dell'assessore alla Cultura Elena Seller.
“La sezione museale che stacca più biglietti paganti nella nostra città è rimasta chiusa per tutta l'estate e versa in totale abbandono - così la Marchegiani -. Sezione che ospita la collezione di cetacei più importanti dell'Adriatico insieme alla collezione più numerosa in Italia di tartarughe marine”.
“Non è e non è mai stato chiuso - ha replicato la Seller -. La carenza di personale determinata dall’ultima ondata di pensionamenti ci ha imposto una razionalizzazione dell’organico interno addetto alla gestione della struttura con la programmazione delle visite da parte degli utenti che dispongono di un numero telefonico al quale rivolgersi per prenotare e fissare l’orario di ingresso. Una misura che l’amministrazione comunale ha disposto proprio per garantire comunque la fruibilità della struttura”.
“Ciò che è stato faticosamente costruito in passato, oggi è già in abbandono, desolatamente in rovina - incalza la Marchegiani -. L'amministrazione Mascia non è riuscita per una spesa pari a 150mila euro a realizzare la recinzione esterna e la pavimentazione del terrazzo al quarto piano. Eppure nelle linee programmatiche del sindaco di centrodestra si legge che il completamento del Museo del Mare è uno degli obiettivi della sua amministrazione”.
Ma la Seller replica: “Il Museo è sempre stato e sarà fruibile dalla cittadinanza, le sue sale sono aperte al pubblico e nessuno ne ha mai ipotizzato la chiusura. Vero è che la carenza di personale ereditata dalla passata amministrazione comunale ci sta creando non poche difficoltà”.
Rimane aperta una questione, sollevata sempre dalla consigliera Pd: “Continuo a chiedere notizie dei 30mila euro incassati dal comune con la donazione di Ottorina Ferri, moglie di Guglielmo Pepe, ideatore e padre del museo e destinati alla realizzazione dei servizi essenziali e della hall e della suddetta sezione dei grandi cetacei”.