2 giugno Festa della Repubblica Italiana a Pescara, celebrata in due luoghi rappresentativi per i cittadini pescaresi: Piazza Garibaldi luogo della Pescara vecchia dove la storia della città è nata e si è evoluta negli anni a partire da D’Annunzio, al Circolo Aternino ai luoghi frequentati dai giovani oggigiorno; Largo Mediterraneo parte privilegiata della città dove la Nave di Cascella fa bella mostra di sé pronta ad attraversare il mare partendo da una terra ricca di tradizione, arte ed eccellenze.
Alle ore 10 in Piazza Garibaldi Onore ai Caduti e deposizione della corona in memoria dei caduti con le varie personalità : il Sindaco Marco Alessandrini, il Prefetto Provolo, il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e il Governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.
I bersaglieri, in una piazza dedicata a chi come Garibaldi è stato un degno esponente della Repubblica Italiana e del Risorgimento, hanno suonato correndo come solo loro sanno fare.
La manifestazione si è poi spostata in Largo Mediterraneo presso la Nave di Cascella e, alle ore 11,00, ha avuto inizio la cerimonia con l’Alzabandiera, la Lettura dei messaggi istituzionali, la Consegna Onorificenze, l’Esibizione Fanfara dei Bersaglieri di Pescara 'La Dannunziana' e infine con il Sorvolo degli aeromobili dei Corpi dello Stato di Pescara
Tutti i discorsi fatti dal Prefetto Provolo, dal Presidente della Regione Luciano D'Alfonso, dal Sindaco Marco Alessandrini e dal Presidente della Provincia di pescara Antonio Di Marco, hanno proclamato la donna, il voto, i diritti dal 46 ad oggi e ad essi si sono aggiunti anche i discorsi di due alunne del liceo classico d'Annunzio e dell'Istituto. Tecnico Acerbo.
Nei discorsi fatti, ricordando i 70 anni della Repubblica e la prima volta del voto delle donne, c’è stato anche l’invito ad onorare la memoria di Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa ferocemente dall'ex fidanzato.
Sono state consegnate le medaglie d'onore del Presidente della Repubblica dal Prefetto e dai sindaci di Pescara Marco Alessandrini e di Popoli Concezio Gallo ai cittadini, ai parenti dei militari e civili deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra.
Medaglie alla memoria sono state consegnate: a Paolo Piccinelli, comandante dei Carabinieri, figlio del giornalista Rai Franco Piccinelli, ferito da un'azione terroristica nel 1979 quando era a capo della redazione Rai Piemonte; ai familiari di Carlo Cavorso, deportato in due campi di concentramento dal 1943, in Polonia e Germania e liberato nel marzo del 1945; ai familiari di Antonio Orlando, deportato dal '43 al '45 in un campo di concentramento e lavoro nella Prussia Orientale.
La cerimonia si è conclusa con il volo degli elicotteri dei Corpi dello Stato e con i bersaglieri che si sono esibiti con musiche tradizionali.