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Nuovo Statuto Emp. Longhi: "Apposto altro tassello necessario per la riorganizzazione"

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Il Consiglio Comunale di lunedì ha approvato con 18 voti favorevoli e 5 astenuti il nuovo Statuto dell'Ente Manifestazioni. Ora la palla passa all'assemblea dei soci che dovrà riunirsi davanti al notaio per concludere l'iter per la definitiva entrata in vigore.

 

"Un ulteriore passo – dice il presidente della Commissione Consiliare Cultura Emilio Longhi â€“ per la riorganizzazione di uno dei più importanti enti culturali della città. L'Ente Manifestazioni Pescaresi merita una nuova vita, dopo aver anche quest'anno garantito alla città un importante cartellone di spettacoli, grazie all'impegno del presidente De Ritis e del Consiglio di Amministrazione.

La modifica statutaria  comporterà un drastico ridimensionamento della governance. L'Ente potrà essere gestito o attraverso la nomina di un amministratore unico, di un consiglio di amministrazione fortemente ridotto rispetto all'attuale. Infatti ad oggi l'Ente è governato da un Cda formato da 17 membri la cui dimensione è ormai superata dalla storia. Questa compagine, pur non rappresentando un'eccessiva fonte di costo rendeva tuttavia molto complessa la vita amministrativa dell'Ente. In un momento in cui è sempre più necessaria l'efficienza e l'efficacia delle azioni amministrative, senza ridurre il pluralismo necessario in un organismo con funzioni culturali, uno snellimento degli organi di governo è assolutamente necessario e in linea con le richieste dei cittadini.

A questo punto il testimone va ai soci che, oltre il Comune sono la Camera di Commercio e la Fondazione PescarAbruzzo, che speriamo possano recepire anche l'indirizzo dato dal Consiglio Comunale all'unanimità attraverso l'ordine del giorno allegato alla delibera, di nominare un Cda di 5 membri da scegliere tramite avviso pubblico. Questa scelta potrà tenere insieme le necessità di competenza e velocità di cui l'Ente in questo particolare momento ha bisogno. Il percorso non si ferma qui: continueremo a lavorare sull'EMP e su tutti gli enti culturali di cui il Comune è socio, al fine di garantire non solo la loro sopravvivenza, ma un rilancio delle loro attività ancora troppo legate a vecchi schemi gestionali".

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