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“EDU.GIOVANI”, concluso il progetto per contrastare soprusi e emarginazione

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Su iniziativa del CIF, Centro Italiano Femminile Provinciale di Pescara, e con una rete di partner, è stato realizzato in alcune scuole il progetto Edu.giovani, che oggi è arrivato a conclusione. Questa iniziativa, spiega Loredana Smargiassi, presidente dell’associazione, nasce dall’avviso pubblico “Giovani protagonisti” della Regione Abruzzo, finanziato dal Fondo politiche giovanili per promuovere un percorso di educazione giovanile finalizzato a contrastare le diverse forme di sopruso e di emarginazione che possono insorgere tra i giovani nella fascia di età tra i 15 e i 20 anni. Nel progetto sono state impegnate diverse tipologie di risorse umane a cominciare dalle volontarie del CIF. In particolare, Smargiassi ha curato la progettazione e il coordinamento in collaborazione con Maria Rita Amato e con il supporto delle volontarie Franca Peluso Aloisi, Assunta Olivieri e Ulrike Vinatzer, presidenti, rispettivamente, dei CIF comunali di Pescara, Manoppello e Torre de’ Passeri. Le attività sono avvenute in parte nella sede dell’associazione ed in parte nelle scuole coinvolte:

- il Liceo Socio-psico-pedagogico “G. Marconi” di Pescara
- il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Pescara
- il Liceo delle Scienze Sociali “G. Marconi” di Pescara
- l’Istituto Paritario “Mecenate” di Pescara.

Lo svolgimento è stato curato da Domenico Agresta, Andrea Mosca, Alessandra D’Amato e M. Antonietta Martelli, che si sono occupati - in qualità di professionisti sanitari - di realizzare una esperienza di integrazione tra il mondo scolastico, il mondo sanitario-specialistico e la dimensione antropologica e culturale del territorio, per una corretta interrelazione tra giovani ed  istituzioni. Maria Potere si è occupata della dimensione qualitativa della ricerca. L’equipe di esperti, attraverso l’esperienza dello studio del sogno e dell’immaginario collettivo, avvenuta in modo realistico, funzionale e qualitativo all’interno di un plesso scolastico, ha determinato strategie di intervento psicoeducativo, di matrice analitica, in grado di facilitare l’osservazione delle dinamiche bioculturali di un gruppo sociale e lo sviluppo dei processi di pensiero che sono alla base della costruzione affettiva ed identitaria dell’adolescente.

La finalità del progetto è stata di favorire una migliore condizione scolastica intorno al problema dell’identità, dell’integrazione socio-culturale, del rapporto tra i pari, nella costruzione di uno spazio di pensiero profondo ed integrato con la cultura di appartenenza. Si è cercato di costruire un ponte tra due mondi: scuola e sanità, tenendo sempre presente che il focus principale dell’attenzione di educatori e specialisti è e deve essere il giovane, con le sue caratteristiche e le sue difficoltà.
L’implementazione della ricerca-azione ha permesso di verificare in tempi rapidi, attraverso metodologie sperimentali, l’efficacia degli strumenti identificati e proposti nel corso dello studio di fattibilità.

Si è concluso, con la giornata di oggi, un cammino partito da lontano, che ha visto una prima tappa a febbraio del 2011 con la presentazione dei risultati del progetto “COMBATTIAMO IL DISAGIO ADOLESCENZIALE”, altro progetto promosso dal CIF, con il Centro Servizi per il Volontariato di Pescara e realizzato con i fondi del protocollo d’intesa delle fondazioni bancarie e del volontariato. In quell’occasione è stato effettuato uno studio sui ragazzi dell’Istituto “G. Marconi” e della Scuola Media “Antonelli-Croce” di Pescara per conoscerne le problematiche e per tentare di dare delle risposte adeguate. In continuità con il precedente impegno - “Combattiamo il disagio adolescenziale” - il CIF Provinciale di Pescara quest’anno ha operato nelle scuole con il progetto “Edu.giovani”.

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