Partiranno entro il 2016 i lavori di messa in sicurezza e caratterizzazione della sede del circolo Canottieri La Pescara. Si tratta di una struttura storica, datata 1934 ubicata fra il lungofiume e via Spalti del Re, che ospita la più longeva società sportiva della città , il circolo è infatti nato nel 1924. Stamane la conferenza per ufficializzare la prima tranche dei lavori, necessari a consentire il proseguimento in sicurezza delle attività del circolo e ad avere un'idea certa dello stato della struttura e delle risorse necessarie per recuperarla del tutto. All'incontro, tenutosi in loco oltre al sindaco Marco Alessandrini, hanno partecipato: il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Enzo Del Vecchio, l'assessore al Verde Pubblico Laura Di Pietro, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, il comandante della Capitaneria di Porto Enrico Moretti, il progettista architetto Alfredo Di Pierdomenico, l'architetto Aldo Giorgio Pezzi per la Soprintendenza Arte e Paesaggio d'Abruzzo, il presidente del circolo La Pescara Luca Nicolai, il presidente del Coni Enzo Imbastaro, il consigliere comunale Tonino Natarelli, iscritti e sostenitori del circolo.
I lavori. Oggi è stato presentato il progetto di 50.000,00 €, affidato all'architetto Alfredo Di Pierdomenico, che presto verrà approvato in Giunta per permettere di iniziare i lavori subito dopo le festività natalizie. I lavori dureranno due mesi e permetteranno quindi al Circolo di continuare a svolgere attività sportiva nella struttura. Non solo. Con la somma a disposizione verrà eseguita anche la caratterizzazione della struttura, un'analisi fondamentale per la progettazione esecutiva che invece riguarderà tutto il Circolo che, come da alcuni rendering esposti oggi tornerebbe ad essere la nave che l'architettura razionalista degli anni trenta ha consegnato alla città .
"La riqualificazione sarà il modo per aprire alla città il futuro della struttura – così il sindaco Marco Alessandrini – Abbiamo raccolto l'allarme del Circolo nel 2014, subentrando alla Provincia nella gestione nel gennaio 2015, al fine di rendere possibile la continuazione delle attività dell'associazione. Era però necessario effettuare lavori di messa in sicurezza, lavori ora pronti a partire e a lasciare spazio alla rinascita della sede. Questo è un luogo che funzionalmente si presta ad ospitare attività sportive, ricreative e capaci di creare aggregazione: sul fiume si fa sport da sempre e queste mura sono un luogo identitario per la città . Il Comune ha adottato questo plesso e dopo averne avviato la messa in sicurezza, si impegnerà a trovare altre risorse capaci di farlo rinascere al meglio, per vederlo di nuovo al centro della vita della città ".
"Questa struttura deve rinascere, troveremo le risorse pubbliche necessarie per la copertura della riqualificazione della struttura – così il presidente della Regione Luciano D'Alfonso – E' immorale aver tenuto in concessione questi beni senza aver fatto nulla per risollevarli dall'abbandono e senza impegnarsi a renderne aperta la fruibilità . Qui si concentrava la vita di migliaia di persone, una vita che deve ritornare ad animare le sponde del fiume e che noi ci impegniamo a riportare su queste rive con un alleanza istituzionale capace di allontanare la situazione in cui si trova oggi".
"La Capitaneria di Porto farà la sua parte – aggiunge il Comandante Enrico Moretti - avere questo approccio ci aiuta a riqualificare anche il fiume e a fare in modo che gli interessi di tutta la collettività tornino ad avere un luogo di sport aperto alla città . Siamo a disposizione per quanto di nostra competenza a collaborare perché il progetto di riqualificazione consenta di recuperare il maufatto e funzionalizzarlo".
"Ringraziamo l'Amministrazione comunale perché onora un impegno preso occupandosi di questa struttura – così Luca Nicolai e il presidente del Coni Enzo Imbastaro – Grazie anche la Regione, con la speranza che questa struttura possa conoscere la sua resurrezione. Abbiamo speso tanti anni perché questa attività storica potesse andare avanti e aprirsi alle nuove generazioni, resistiamo, scoprendo tanti appassionati a questo sport e confidando in una nuova stagione per il circolo e la sua sede".
"Era agosto 2014 quando con un comunicato ricordavo i 90 anni del circolo Canottieri La Pescara- ricorda il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli - Mi chiamarono al Circolo e mi esposero il problema. Il Demanio marittimo aveva dato in concessione il vecchio Circolo alla Provincia che a sua volta aveva consentito la prosecuzione dell'attività all'associazione La Pescara. Tuttavia negli anni precedenti la Provincia stava rinunciando alla concessione e così, nel gennaio 2015 l'amministrazione Alessandrini ha deciso di subentrare e tentare il rilancio. Parliamo tanto di tutela degli immobili storici della città , per i quali il Comune ha già varato la variante di salvaguardia, ma ne avevamo uno sotto gli occhi (di interesse storico architettonico dal 2010) che rischiava di deteriorarsi con il tempo e con la crisi finanziaria degli enti pubblici. Sarebbe bellissimo se nei restanti anni di questa consiliatura potessimo ristrutturare il Circolo Canottieri e riportarlo allo splendore di un tempo. La presenza appassionata del Presidente della Regione Abruzzo D'Alfonso, ci aiuta a sperare in questo senso."
NOTA STAMPA
IL CIRCOLO CANOTTIERI "LA PESCARA" - Il Circolo Canottieri "La Pescara" vide la luce nel lontano 1 Agosto 1924. Correva il II anno dell'epoca fascista e un gruppo di giovani atleti di alto livello sociale, un po' perché alla ricerca di novità e un po' per una vena sportiva che esaltava la bellezza umana e la forma fisica secondo i canoni di quei tempi, decisero di dare vita a un circolo ricreativo che aggregasse attorno ad uno sport e questo sport fu il canottaggio. A dar vita ad uno dei più antichi circoli sportivi di Pescara furono nomi noti della Pescara "bene" dell'epoca, come i fratelli Coen, Gustavo D'annunzio, Visconte Michetti, Ettore La Galla, Mario Tornar e diversi altri. Nel 1926 venne accolto con entusiasmo l'allora giovane Gabriele D'Annunzio, che portò un rinnovato vento di cultura.
L'originaria sede era posta più a valle della attuale, sempre sulla golena nord del fiume. Era un edificio di due piani con una grande terrazza, come appare nelle cartoline commemorative degli 80 anni di attività del circolo. La attuale sede, quella storica, fu realizzata invece nella seconda metà degli anni trenta, con un progetto che fu precursore di un'edilizia sportiva di grande efficacia. Il progetto originale ricalcava lo stile e le forme di un'imbarcazione, infatti ancora oggi un occhio attento riesce ad ammirarne le linee con le caratteristiche finestre ad oblò.
La squadra di canottaggio che si costituì, dapprima a due poi quella a 4, riuscì persino a qualificarsi alle gare preolimpiche dell'epoca.
Con lo scoppio della II Guerra Mondiale, tuttavia, molti giovani rematori vennero chiamati sotto le armi e il circolo venne quasi interamente smantellato. Nel 1943 la città venne pesantemente colpita dai bombardamenti, ci fu il crollo dei ponti che collegavano le sponde del fiume Pescara, nonchè la distruzione di parte della sede "Canottieri". Questi due episodi minarono l'unione del circolo. Negli anni 50 ripresero le gare, sotto la Presidenza di Renzo Tedeschi, ex canottiere e poi ai vertici dirigenziali per un quarantennio, con la partecipazione ad alcune regate regionali e nazionali. Sempre sotto la sua presidenza, nel 1959, la piena del fiume Pescara distrusse l'attrezzatura, le barche e parte della sede sociale. Negli anni 60 si aggiunsero nuove attività sportive oltre al canottaggio: il Basket ( CITARE CSIC, MARTY E Max Mayer) e la Scherma. Fu costruita una piscina e istituita la ginnastica artistica per i bambini. Negli anni 70, alcuni singoli atleti del circolo conquistarono campionati di motonautica mondiali e nazionali.
L'attuale Presidente, Luca Nicolaj, che guida il circolo da 25 anni, ci racconta poi che "Nel 1991 venne organizzato dalla società il "Primo Trofeo D'annunzio", dove la Canottieri si classificò seconda. La piena del fiume Pescara nel 1992, con l'acqua che si riversò su tutta la golena, distrusse nuovamente le barche, la piscina, il rimessaggio. Un altro episodio condizionò pesantemente la vita del "Circolo" : nel 1994 un giovane atleta perse la vita mentre si allenava sul fiume.
Il circolo, pur con mille difficoltà , continua ad aggregare ragazzi e con rinnovato entusiasmo si avvia a festeggiare, fra otto anni, i cento anni di attività .
Nel 2002 nell'ambito del progetto "Parco Fluviale" in accordo con la Provincia – ci racconta sempre il Presidente Nicolaj - la sede è stata concessa al demanio pubblico a titolo gratuito, in cambio del continuo svolgimento delle attività dello stesso circolo via mare e via terra.
Il Demanio a sua volta ha rilasciato l'edificio in concessione all'Amministrazione Provinciale, ad eccezione della parte adibita a Ristorante, per la quale è stata rilasciata apposita ulteriore Concessione demaniale ad un privato.
La valenza architettonica dell'edificio, pur se pesantemente compromessa da pesanti superfetazioni, e la memoria storica e sociale che questo spazio demaniale rappresenta per la città di Pescara, hanno spinto il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l'Abruzzo a dichiarare l'edificio sede del Circolo Canottieri (la Pescarina) di interesse storico-artistico, con Decreto n. 254 del 13.12.2010.
Con delibera di Giunta n. 8 del 13 gennaio 2015 il Comune è subentrato alla Provincia rispetto alla concessione dei locali. L'immobile è pertanto tornato alla città (sempre con eccezione del piano Ristorante) con una apposita Concessione Demaniale che gli permette di poter ora disporre dei prestigiosi locali.
Le strutture dell'edificio (che sono sopravvissute persino ai bombardamenti) sono in effetti particolarmente degradate dal tempo e dall'usura e bisognose di interventi urgenti di consolidamento e ristrutturazione, tanto che parte degli spogliatoi ed alcuni locali, per le loro precarie condizioni, sono stati chiusi.
L'edificio, fra le più interessanti testimonianze dell'architettura razionalista di Pescara, versa oggi in un stato di degrado che ne richiede un immediato e complessivo recupero.
LA STORIA - "La Pescara dei rematori e per i rematori della Pescara, così diceva Gabriele D'Annunzio, creatore dello storico motto del circolo: "Arranca! Sotto"
L'originaria sede era posta più a valle, sempre sulla golena nord del fiume. Era un edificio di due piani con una grande terrazza. Nella seconda metà degli anni trenta, si costruì la sede storica con un progetto che fu precursore di un'edilizia sportiva di grande efficacia . Il progetto originale ricalcava lo stile e le forme di un'imbarcazione, ancora oggi se ne possono ammirare gli oblò. Particolarissima era la funzionalità dell'edificio. Era posizionato su pilastri, tipo palafitta, per evitare i danni delle esondazioni del fiume, nel piano superiore c'erano servizi e rimessa. Nel lato che guarda verso il mare, era stata realizzata una rampa per trasportare le imbarcazioni sul terreno e poi direttamente al fiume, (infatti non c'era la strada, come ben si vede su alcune foto d'epoca). Al di sopra di questo piano c'erano due ampie terrazze con una torretta, il tutto ricordava il ponte principale di una nave con tuga centrale. Successivamente negli anni sessanta e settanta furono realizzati degli interventi di ampliamento che gli hanno donato l'aspetto esteriore attuale ma ne hanno celato il progetto iniziale che per originalità e funzionalità fu un esempio da riproporre anche in altre sedi.