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37° EDIZIONE DEI PREMI FLAIANO, UN PREMIO SPECIALE A ROBERTO SAVIANO E TONINO GUERRA

Si è conclusa a Pescara la 37° edizione della famosa kermesse culturale pescarese, quest'anno resa ancora più emozionante dalla celebrazione del centenario della nascita dello scrittore simbolo della città.

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Nella magica cornice del teatro D’Annunzio di Pescara si è tenuta ieri sera la serata conclusiva dei Premi Flaiano, la prestigiosa kermesse culturale giunta ormai alla 37° edizione. Evento di portata internazionale, dal 1973 la rassegna dei Premi Flaiano, nata con lo scopo di dare un riconoscimento ai personaggi che si sono distinti durante l’anno nel mondo del cinema, della televisione, della radio, del teatro e della narrativa, è uno degli appuntamenti più importanti dell’estate pescarese. I Premi Flaiano sono un’occasione speciale per il capoluogo adriatico che ogni anno, a cavallo tra giugno e luglio, diventa una vera e propria capitale della cultura, con tutta una serie di manifestazioni, rassegne convegni e spettacoli che vedono protagonisti rappresentanti di rilievo nel mondo della cultura e dello spettacolo sia nazionale che internazionale. Letteratura, Cinema, Teatro, Televisione e Radio, sono queste le quattro categoria di interesse della rassegna la quale annovera nomi veramente prestigiosi tra le personalità premiate nel corso degli anni. A volerne citare solo alcuni Ferzan Opzetek, Lina Wertmuller, Stefano Accorsi nella sezione Cinema; i premi Nobel Seamus Heaney, Josè Saramago, Imre Kertesz nella sezione Letteratura; Milena Vokotic, Franca Nuti, Isabella Ferrari nella sezione Teatro; Giovanni Floris, Claudio Bisio, Flavio Insinna nella sezione Televisione e Radio. Nell’edizione appena conclusasi i premi della sezione Cinema sono andati a Carlo ed Enrico Vanzina per la carriera, Alessio Boni interprete di "Complici del silenzio", Giorgio Diritti per la regia del suo "L'uomo che verrà", Isabella Ragonese protagonista di "Dieci inverni", Massimo Quaglia, Mario Zanot, Enrico Lucidi e Maurizio Sabatini per montaggio, effetti speciali, fotografia e scenografia del film "Baaria". La giuria del pubblico del Flaiano Film Festival ha assegnato il Premio Concorso Italiano "Chi li ha visti" a Stefano Incerti per il suo film "Complici del silenzio". Giuseppe Pambieri per la carriera, Paola Pitagora interprete di "Honor, honour" e "Semi d'acciaio", Leo Gullotta per il "Il piacere dell'onestà", e Furio Bordon per la sua produzione drammaturgica sono i vincitori dei Premi Internazionali Flaiano per il teatro. Silvia Avallone con “Acciaio” edito da Rizzoli, ha vinto il Flaiano 2010 di narrativa. La scrittrice si è affermata con 72 voti sugli altri quattro finalisti del Flaiano, Gaia Rayneri con “Pulce non c'è” voti 55 (Einaudi), Paolo Piccirillo con “ Zoo col semaforo” voti 32 (Nutrimenti), Angela Bubba con “La casa” voti 15 (Elliot) e Giulio Messina con “Prima che sia giorno” voti 13 (Marsilio). Il voto è stato espresso da 200 lettori italiani e stranieri e dai componenti della giuria letteraria presieduta da Jacqueline Risset. I Premi per l’italianistica sono andati a Yasuko Matsumoto (Giappone), Pal Jozsef (Ungheria) e Stanislao G. Pugliese (Stati Uniti). La serata di chiusura della rassegna è stata seguita da una ricca e calorosa platea di oltre tremila persone, giunte al Teatro D’Annunzio anche per un motivo particolare. Quest’anno infatti la manifestazione è stata impreziosita da un’occasione speciale, il centenario della nascita di Ennio Flaiano, scrittore, giornalista e sceneggiatore pescarese noto per la sua vena pungente e umoristica, a cui la kermesse è dedicata. Proprio a causa di questa occasione per il 2010 è stato istituito un Premio Speciale Flaiano, consegnato a due personalità illustri nell’ambito culturale italiano, personalità del calibro di Roberto Saviano, per l’alto valore letterario e l’impegno etico e sociale della sua opera, e Tonino Guerra, in qualità di “poeta e scrittore di cinema” che ha lavorato con i più grandi registi italiani e stranieri, da Fellini ad Antonioni, da Tarkovskij ad Anghelopulos e che in chiusura di serata ha regalato al pubblico estasiato momenti di intensa poeticità e ricordi emozionanti della sua lunga e prolifica carriera.
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