Rifondazione comunista e' tornata a puntare il dito contro l'Aca (Azienda comprensoriale acquedottistica). Nel corso di una conferenza stampa a Pescara, ieri mattina, Maurizio Acerbo (foto), consigliere comunale, Riziero Zaccagnini, consigliere comunale di Tocco da Casauria, e Corrado Di Sante, segretario provinciale di Rifondazione, hanno anche ribadito l'adesione alla campagna "Sciogli l'Aca", promossa dal Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua.
Nello specifico, per quanto riguarda la gestione dell'Azienda acquedottistica, gli esponenti di Rifondazione hanno detto che "l'Aca e' ostaggio di un presidente arrestato che non vuole dimettersi e di una guerra tra bande interna al Pd. Il problema non e' tecnico, ma e' una vera e propria questione morale. Il presidente dell'Azienda, Ezio Di Cristoforo - hanno aggiunto - nonostante sia stato arrestato non si dimette e non c'e' un pronunciamento univoco da parte del suo partito, il Partito Democratico".
Secondo i rappresentanti di Rifondazione, i sindaci devono sciogliere l'Aca e individuare "un amministratore unico che dia garanzie circa la transizione verso un'azienda di diritto pubblico".