"Ancora una volta il sindaco Mascia sceglie una battaglia diversa da quella che si sta combattendo. Il documento sottoscritto per la revoca del Presidente dell’ACA poteva avere il supporto non solo numerico, ma anche qualitativo del Sindaco di Pescara. Il nostro Comune decide di percorrere una via che è quella giudiziaria, che potrebbe sembrare un modo per pesarsi politicamente nella scelta dei futuri assetti ma che rischia di essere tardiva e controproducente".
Ne è convinto il segretario cittadino del Pd, Stefano Casciano (foto), che auspica che all’ACA "i Sindaci, nella loro autonomia rappresentativa che non va confusa con il PD, facciano una scelta di rottura con il passato virando verso un management competente e qualificato ed in nessun modo legato alle vecchie logiche e vicende, che possa ridare slancio all’azienda, migliorare i servizi ai cittadini e una ottima gestione di un bene pubblico come l’acqua".
Il segretario aggiunto provinciale, Antonio Di Marco, attacca invece l'onorevole Antonio Castricone, che "dovrebbe fare un passo indietro rispetto alle vicende interne dell’Aca, dato che ha avuto molto tempo per offrire la sua riflessione all’interno del partito provinciale, al fine di chiarire le procedure da seguire, ma non lo ha fatto. Dal 13 agosto scorso, infatti, quando furono convocati i sindaci del Pd, è stato latitante. Almeno fino a ieri".
Di Marco crede che "i sindaci non possano essere utilizzati come cavalli di Troia per continuare a pensare di allocare posizioni di potere per fini congressuali e parlamentari. A questo punto è evidente che il livello di responsabilità assunto dal regionale non poteva che essere tale, considerato che la segreteria provinciale di Pescara non è mai stata convocata per riflettere su temi di rilevanza sociale e aziendali quali quelli riguardanti l’Aca".
L’invito che Di Marco rivolge a Castricone è di "delegare ad altri all’interno del partito il chiarimento necessario affinché si arrivi al più presto a nominare gli organi esecutivi dell’azienda acquedottistica. Nell’esprimere la mia piena solidarietà al segretario regionale Silvio Paolucci per gli attacchi subiti, lancio un’ultima proposta a Castricone: se è così interessato all’Aca forse è pronto anche a guidarla. Se è disponibile, noi lo voteremo”.