«La chiusura per un mese dello storico mercato di Portanuova è un colpo al cuore all’intera città . Sull’accaduto dovranno emergere le responsabilità di chi ha consentito che si arrivasse alle condizioni igienico-sanitarie sulle parti comuni di competenza comunale riscontrate dai Nas in un allarmante rapporto, che hanno determinato l’ordinanza con la quale la struttura ha cessato di essere operativa».
Il candidato sindaco di Pescara Carlo Masci esprime sconcerto per l’accaduto:
«Decine di famiglie di operatori del mercato si ritrovano adesso impossibilitati a svolgere la propria attività , la filiera che dai coltivatori diretti garantisce ai pescaresi alimenti di ogni genere, freschi e di qualità , è stata spezzata e i danni sono enormi da ogni punto di vista. Sullo stabile andavano effettuati lavori per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie a tutela sia di chi ogni mattina apre il suo box o predispone il banco vendita, sia dei numerosi consumatori che affollano gli spazi. Questo non è avvenuto e sarebbe opportuno sapere perché. Nello stesso tempo, però, l’amministrazione comunale di centrosinistra si è adoperata fattivamente e con un non indifferente impegno di spesa, pari a 250.000 euro, per aprire il cosiddetto mercatino etnico in un sottopasso della stazione ferroviaria. Un mercatino che di etnico, dal punto di vista merceologico, ha poco o nulla, ma che viene riservato agli immigrati, contribuendo alla loro ghettizzazione invece che a un’integrazione nei mercati rionali cittadini. Un esborso che grava sulle tasche dei contribuenti, gli stessi che oggi trovano le porte chiuse al diffuso e importante mercato storico di Portanuova, in cui gli operatori si sono sempre distinti per il rispetto scrupoloso delle regole, tanto che a essi non è stata mossa alcuna contestazione. Ma al centrosinistra interessava evidentemente più impegnare ingenti risorse economiche pur di imporre una politica ideologica per la soddisfazione di pochi, che adoperarsi in una politica razionale ed efficace nell’interesse della collettività . I risultati li vediamo con l’abbandono del mercato al suo destino, l’ordinanza di chiusura per ben un mese e con i danni pagati economicamente dai lavoratori e dai pescaresi. La nuova amministrazione di centrodestra – conclude Masci – saprà dare rispose rapide e certe per la riapertura e la piena funzionalità della struttura. Abbiamo già avuto incontri proficui con gli operatori del mercato, che ci avevano illustrato criticità e aspettative. Il centrodestra è sempre stato vicino alla categoria, così come lo è ai cittadini di Pescara che hanno diritto alla qualità dei servizi. Un aspetto che l'amministrazione uscente, com'è evidente guardando Pescara, si è ben guardato dal ritenere importante e prioritario».