Tra piatti tipici, feste e religiosità, l’Abruzzo è noto per essere una delle Regioni italiane più ricca di tradizioni, capaci, seppur nella loro semplicità, di mantenere vivo il già vivace patrimonio del popolo. Per quanto alcune usanze siano ormai radicate nella cultura della Regione e siano quindi un puro segno distintivo della nostra terra, è anche evidente come la tradizione emerga più prepotentemente nei periodi di festa, soprattutto se legati alla cristianità, come il Natale e la Pasqua. A ormai poche settimane dalle festività pasquali, è importante ricordarne alcune, da quelle culinarie fino alle abitudini che più caratterizzano le famiglie abruzzesi in questo periodo.
I giochi delle festività
Uno degli ambiti in cui il peso della tradizione è sempre molto vivo è innanzitutto quello dei giochi, soprattutto se associati alle festività religiose. Sono tanti, infatti, i giochi legati alla tradizione pasquale o, più in generale, quelli solitamente giocati durante le feste in famiglia. Uno particolarmente legato all’Abruzzo è, ad esempio, il cosiddetto Rustiko, ideato qualche anno fa dal giovane Gregorio Angelucci. Si tratta, come spiegato in un articolo apparso su Abruzzolive, di una versione nostrana di uno dei più famosi giochi di strategia, ovvero il Risiko, ambientato però nella cosiddetta “terra d’Abruzzi”, così come era chiamata da Gabriele D’Annunzio. Immancabili sono poi i più comuni giochi di carte, da quelli tradizionali a quelli più legati al territorio. Tipicamente abruzzese è, ad esempio, il gioco del cucco, originario di Teramo ma molto praticato anche nella zona del bergamasco. Chiamato anche gioco del Cucù o Stu, il gioco ha come scopo quello di restare in partita il più possibile, senza perdere i propri gettoni. Per fare un paragone con un gioco conosciuto anche a livello internazionale, quello del cucco potrebbe essere definito un gioco molto simile al poker, gioco che come ricordato sulla piattaforma di gioco online Betway Casino nella pagina dedicata, richiede strategia, abilità e stile, soprattutto quando si tratta di "bluffare" la propria mano. Anche nel cucco, infatti, è indispensabile capire quando passare e quando tenere le carte per non perdere la mano e, soprattutto, per non perdere i tre gettoni a disposizione, dal valore simile a quello delle fiches del poker.
Piatti tipici e menù pasquale
A prescindere dal luogo in cui ci si trova, un altro ambito in cui il peso della tradizione si fa sentire con più prepotenza è quello culinario. Anche in Abruzzo sono tanti i piatti della tradizione che vengono in mente quando si pensa alla Pasqua. Tra i piatti citati su Paesaggi d’Abruzzo, ad esempio, ad essere associati alle festività pasquali sono i cosiddetti “fiadoni”, simili a dei piccoli rustici e dalle origini risalenti addirittura al lontano Rinascimento. Un po’ come per tutte le ricette, anche nel caso dei fiadoni esistono numerose varianti, da quelle salate, solitamente ricche di vari tipi di formaggio, fino a quelle dolci, in cui è la pasta di mandorle a fare da protagonista insieme ai confetti colorati. Un altro piatto tipico del periodo pasquale è poi quello della pupa e del cavallo, semplici biscotti di frolla preparati solitamente in occasione del Giovedì Santo. L’origine di questi biscotti può essere fatta risalire con molta probabilità al 1800, ovvero a quando, nell’occasione dei fidanzamenti ufficiali, venivano offerti biscotti a forma di cavallo alla famiglia della sposa e biscotti a forma di pupa a quella dello speso. Ancora oggi, quindi, questi biscotti sono percepiti come un simbolo di scambio e condivisione. In ultimo, tipicamente abruzzese è la ricetta dell’agnello cacio e ove, un secondo a base di bocconcini di agnello insaporiti con una crema fatta con uova e pecorino. Una valida alternativa è poi rappresentata dalla carne di agnello cotta semplicemente alla brace, anche se è la prima versione ad essere la più tipica del territorio abruzzese.
Sono tante le tradizioni legate all’Abruzzo, molte delle quali, come evidenziato, legate anche al periodo pasquale. Si tratta, in realtà, di piccoli riti, come quello di riproporre un piatto tipico, di preparare insieme dei semplici biscotti dalla tradizione secolare o, ancora, di trascorrere qualche ora in casa giocando a carte. Sono proprio questi piccoli rituali, però, a rendere il peso della tradizione abruzzese così forte.