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Pd: "Un concorso, tante illegittimità"

Del Vecchio e D'Angelo: "La dirigente non firma gli atti perché ella stessa concorrente ma delega un suo subalterno"

Redazione
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"Una carrellata di illegittimità e conflitti di interesse" alla base del concorso per un posto di dirigente amministrativo al Comune di Pescara, le cui prove scritte si svolgeranno il 22 e 23 ottobre prossimi. La denuncia viene dai consiglieri comunali del PD Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo.

"L’attuale dirigente del settore personale del Comune - affermano i due - si astiene preventivamente dal firmare tutti i provvedimenti riguardanti il concorso da dirigente poiché interessata a partecipare alle selezioni per quello stesso posto come concorrente e le relative incombenze vengono delegate ad un suo subordinato privo della qualifica dirigenziale e nonostante, a norma di legge, per quelle funzioni necessiterebbe personale in possesso della funzione apicale dirigenziale".

Il funzionario delegato che per legge non può presiedere le Commissioni concorsuali per la figura di dirigente "risulta addirittura, nella fattispecie, essere il soggetto che individua, nomina e sostituisce i componenti della Commissione esaminatrice proprio per quel concorso e nomina Presidente perfino il Direttore Generale e componente un altro dirigente del Comune".

Il Pd parla così "della ennesima straordinaria follia che germoglia al Comune di Pescara dove Statuto e Regolamenti, a sentire l’attuale maggioranza, sono odiosi orpelli lasciati in eredità dall’odiosa precedente amministrazione al solo scopo di non far governare gli altri".

Del Vecchio e D’Angelo hanno diffidato i soggetti competenti dell’amministrazione comunale per il concorso da dirigente affinchè si blocchino "le evidenti e illegittime procedure poste in essere e scongiurare sicuri ricorsi ed altrettanto sicuri danni erariali alla collettività pescarese".

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