Una frode fiscale da 82 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Pescara che ha indagato 56 persone.
Nell'ambito dell'operazione richiesti sequestri di beni per 16,7 milioni di euro.
A coordinarla la titolare dell'inchiesta Anna Rita Mantini, della Procura della Repubblica di Pescara, ed a parlarne nel corso di una conferenza stampa sono statii il comandante provinciale colonnello Vincenzo Grisorio ed il tenente colonnello Franco Tuosto.
Le indagini sono partite dopo due verifiche avviate nel 2019 nei confronti di due società pescaresi che gestiscono alcuni distributori di carburanti nel capoluogo e in provincia e che riuscivano a praticare prezzi concorrenziali rispetto ad altri. Gli indagati devono rispondere di dichiarazioni fraudolente ed emissione di fatture false: tre sono abruzzesi mentre gli altri sono del Nord e Centro Italia.
Nei giorni scorsi i militari hanno eseguito un sequestro di 11,7 milioni di euro, e nel dettaglio 25 immobili (terreni e fabbricati) per 6,3 milioni, quote societarie per 2 milioni e disponibilità contanti per 3,5 milioni.
Nel 'mirino' un sofisticato sistema di frode all’IVA nel settore del commercio di carburanti per autotrazione, perpetrato attraverso il ricorso sistematico a false fatturazioni.
Fonte Ansa