Il Presidente emerito della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, con la dichiarazione che segue, ha voluto precisare e puntualizzare quanto fatto durate la sua presidenza in merito alla discarica di Bussi e quanto stabilito dal Consiglio di Stato nella nuova sentenza.
“Anche a distanza di tempo il buon operato trova sempre il giusto riconoscimento dell'impegno profuso, delle scelte compiute e della piena consapevolezza del ruolo istituzionale che si è ricoperto.
Il Consiglio di Stato ha bocciato nuovamente Edison in merito al secondo ricorso che la società aveva presentato contro la sentenza che aveva stabilito la correttezza dell'ordinanza della provincia di Pescara del 2018, che imponeva alla società multinazionale la responsabilità per la discarica di Bussi con conseguente bonifica delle discariche 2A e 2B.
Questa seconda pronuncia del Consiglio di Stato è per me una doppia ed immensa soddisfazione perché va a certificare l’ottimo lavoro condotto dalla Provincia durante la mia Presidenza e grazie alle indagini condotte dalla Polizia Provinciale, che hanno portato all’individuazione di Edison quale soggetto inquinatore.
Non ho mai avuto dubbi sulla determinazione con cui agire in questa causa ambientale così importante, né sulle responsabilità di Edison e sin dal mio insediamento in Provincia ho seguito con particolare impegno ed attenzione le vicende dei siti inquinati di Bussi e Piano D'Orta.
Mi meraviglio della dichiarazione di Guerino Testa, che da presidente di Provincia non ha prodotto alcun atto per Bussi e Piano d’Orta e addirittura in una riunione presso il Ministero dell’Ambiente convocata sul SIN di Piano d’Orta la Provincia della presidenza Testa, assente, inviò una nota in cui dichiarava di non ritenere di propria competenza la valutazione dei punti all’ordine del giorno perché da parte dell’Ente non era rinvenibile il soggetto inquinatore!
(Dal verbale della riunione al Ministero dell’Ambiente 07/10/2014: «la Provincia di Pescara seppure convocata non è presente alla riunione ed ha inviato la nota acquisita al prot. n. 26059/TRI del 6/10/2014 nella quale ha comunicato, tra l’altro, di non ritenere di propria competenza la valutazione dei punti all’ordine del giorno ed ha ribadito che non produrrà l’ordinanza in quanto a seguito delle indagini svolte dal Corpo di Polizia provinciale non era stato identificato il responsabile dell’inquinamento»).
Ma di cosa parla Testa?!
Visto che di tempo se n’è perso davvero tanto, ora, dopo questi pronunciamenti, mi auguro si proceda speditamente e senza indugio alla bonifica di queste aree del nostro territorio provinciale”.