“Controlli a tappeto della Polizia municipale sulla presunta attività abusiva condotta dai tassisti di Chieti e Montesilvano su Pescara con il trasporto di passeggeri non solo da e verso l’aeroporto, autorizzato dalla Regione Abruzzo, ma anche nell’ambito del territorio urbano, operazione quest’ultima che invece sarebbe categoricamente vietata. Lo ha chiesto oggi la Commissione Mobilità associandosi all’esposto inoltrato lo scorso 5 maggio al Comando dei vigili urbani dallo stesso Cotape, la Cooperativa dei tassisti di Pescara, denunciando il grave danno economico a carico del comparto del capoluogo adriatico. Ora attendiamo l’esito di tali verifiche sulle quali riconvocheremo in Commissione il maggiore Paolo Costantini, che da circa due mesi ha assunto la guida del settore”.
Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Mobilità Armando Foschi ufficializzando l’esito della Commissione, che ha visto la partecipazione del maggiore Costantini e di Marisa Del Castello Presidente del Cotape.
“La gestione del servizio Taxi su Pescara continua a rappresentare una criticità – ha sottolineato il Presidente Foschi -, non per i nostri operatori locali, dotati di regolare licenza rilasciata dal Comune di Pescara, con una Commissione comunale Taxi legittimamente ricostituita che vigila su tale attività e sul rispetto del tariffario, ma per le situazioni di sleale concorrenza che più volte ci tocca registrare. La problematica più importante, evidentemente, è rappresentata dalla presenza dell’Aeroporto d’Abruzzo sul nostro territorio, aeroporto conteso tra i tassisti di Pescara e di Chieti. La Regione Abruzzo ha stabilito che i conducenti di veicoli di trasporto pubblico su piazza di Chieti possono lavorare sullo scalo aeroportuale di Pescara prelevando utenti in arrivo o portando passeggeri in partenza, su tale disposizione pende un ricorso al Tar depositato dal Cotape di Pescara, ma la verità è che tale autorizzazione potrebbe potenzialmente aver aperto la strada a una serie di abusivismi denunciati dallo stesso Cotape. Ovvero, come ha ribadito oggi il Presidente Del Castello, i colleghi di Chieti e di Montesilvano oggi non si limiterebbero al trasporto da e verso l’aeroporto, ma opererebbero tranquillamente nell’ambito del territorio urbano di Pescara, portando clienti da un punto all’altro della città, fermandosi alla stazione, approfittando, a detta del Cotape, proprio di quella finestra aperta sull’aeroporto per entrare nel territorio a gamba tesa e, soprattutto, se così fosse, abusivamente. Addirittura secondo il Cotape ci sarebbero due tassisti di Chieti e uno di Montesilvano che avrebbero formato un mini-consorzio, istituendo una sorta di parcheggio fisso sulla via Tiburtina, da dove prenderebbero le chiamate da Pescara, e lavorando, dunque, sul capoluogo adriatico, caricando e scaricando passeggeri sotto gli occhi sconcertati dei colleghi di Pescara, e addirittura promuovendo e pubblicizzando la propria attività e la propria presenza sui canali social con tanto di fotografie a documentare la loro ‘solerzia’ e presunta professionalità. Non solo: a detta del Cotape, la norma prevede che i tassisti provenienti da fuori città, per entrare in una Zona a traffico limitato di un altro territorio esterno alla propria licenza, devono semplicemente chiedere un permesso temporaneo, valido giusto il tempo di svolgere il proprio servizio. Così accade, ad esempio, per i tassisti di Pescara che devono trasportare un passeggero residente in una Ztl di Roma. E invece, secondo il Cotape, i tassisti di Chieti e Montesilvano sarebbero inspiegabilmente dotati di un permesso permanente per spostarsi all’interno delle Zone a traffico limitato di Pescara e dunque i professionisti di Pescara vedono i colleghi che si muovono con grande disinvoltura sotto le telecamere delle Ztl senza tenere alcuna multa proprio perché sarebbero dotati inspiegabilmente dello speciale pass, tanto che anche i pescaresi, a questo punto, hanno fatto richiesta di un permesso permanente per muoversi tra le Ztl di Chieti, ma sono ancora in attesa di risposta del relativo dirigente del Comune di Chieti. Ora, è evidente che tale situazione, se confermata dai fatti – ha aggiunto Foschi -, rischia di esacerbare gli animi e i rapporti di ‘buon vicinato’ e di leale concorrenza, specie nell’anno del Covid-19 che ha visto crollare in maniera devastante il lavoro dei tassisti locali, con treni e aerei fermi e zero spostamenti della popolazione. Di fatto, come ha confermato il Presidente del Cotape, è stato l’avvio delle vaccinazioni a riportare una minima quota di lavoro tra la categoria, con l’accordo stretto con il Comune per applicare una tariffa agevolata di 10 euro agli anziani che necessitavano del taxi per raggiungere il PalaBecci, al porto turistico, per la somministrazione del vaccino, tariffa ora salita a 15 euro per raggiungere il nuovo centro vaccinale in via Tirino al PalaDanelli, con una media di 2 o 3 corse al giorno. È evidente che occorre un intervento istituzionale delle Autorità per ristabilire il rispetto delle regole – ha ancora detto Foschi -: il Cotape, come ha confermato il maggiore della Polizia municipale Paolo Costantini, ha inoltrato il proprio esposto lo scorso 5 maggio, e il maggiore si trova ora nella fase istruttoria su cui vige il segreto per accertare la veridicità o meno dei fatti denunciati. Alla richiesta del Cotape di fare chiarezza si associa la Commissione Mobilità nel rispetto della tutela della dignità del lavoro e a questo punto attendiamo gli esiti dell’attività investigativa che i vigili urbani dovranno condurre”.