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Il Pescara ritira la maglia n 4

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Una giornata triste per tutto lo sport abruzzese, e non solo. Il calcio pescarese piange la scomparsa di una delle sue bandiere più rappresentative. Vincenzo Zucchini, 66 anni, infatti, dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo, è venuto a mancare nella serata di domenica. Grande cordoglio in tutto l’ambiente sportivo locale, dal momento che Zucchini era considerata un’icona del calcio pescarese, avendo ricoperto quasi tutti i ruoli possibili nella società dannunziana. Nato a San Bartolomeo in Bosco (Fe) nel 1947, la sua prima apparizione con la maglia biancazzurra risaliva alla stagione 1973-74, quando si mise subito in evidenza, nella stagione che riportò il Pescara in serie B. Indimenticabile ed epica, poi, fu la prima promozione del Delfino in A, nel 1977, quando la squadra allenata da Cadè, grazie anche alle prodezze di Zucchini, approdò per la prima volta nella sua storia nella massima serie. Nelle stagione 1979, quando il Pescara tornò per la seconda volta in serie A, è ancora lui ad essere uno dei punti fermi della formazione allora allenata da Angelillo (le emozioni dello spareggio-promozione di Bologna, con oltre 40 mila tifosi pescaresi a sospingere la squadra biancazzurra verso il traguardo, nella gara vinta contro il Monza, saranno indelebili nelle memoria di tutti gli sportivi). In totale, con il Pescara giocò 6 stagioni, collezionando 185 presenze e 24 goal. Ritornò come allenatore nella stagione 1992-1993, come secondo di Galeone, e gli subentrò dopo il suo esonero. Venne riconfermato l’anno successivo in coppia con Corelli, ma entrambi vengono esonerati dopo soli 6 giornate. Il suo ultimo ritorno in riva all’Adriatico, è nella stagione 2010, quando, ricoprendo il ruolo di team manager assiste al ritorno in serie A del suo Pescara dopo 19 anni. Ha ricoperto il sopraccitato ruolo fino a quando le forze gli lo hanno consentito. Da un po’ di tempo, infatti, dati i suoi problemi di salute, era stato costretto a fermarsi. Domenica sera ci ha lasciato per sempre. La società ha deciso di ritirare la maglia per offrire questo tributo al grande Vincenzo Zucchini storico numero "4" del Pescara che conquistò la prima serie A e che fece appassionare generazioni di tifosi ieri è stato dato l'ultimo saluto; un onore per noi averlo visto indossare la nostra maglia e di aver potuto ammirare su di lui il suo elegante orgoglio da capitano. Una maglia importante per la storia del Pescara. Un uomo troppo importante colui che l'ha vestita con rispetto e amore per questi colori. Una maglia che deve rimanere custodita nei ricordi, ogni giorno, e non deve scendere più in campo, perché lui ci sarà sempre. Con noi.  Anche la Lazio ricorda il capitano buono, Maurizio Manzini Team manager della Lazio, presente al cordoglio:" Voglio ricordare Zucchini, una persona eccezionale, un grande esempio di bontà" Il giorno dell’estremo saluto. In centinaia hanno voluto ricordare la loro presenza Vincenzo Zucchini. Tifosi, addetti ai lavori, amici e parenti si sono uniti in un simbolico abbraccio al Capitano dei Capitani. Prima, dalle 10 alle 14.30, presso la camera nella Sala Consiliare del Comune di Pescara; poi, dalle 15, presso la chiesa di Stella Maris in via Scarfoglio, per le esequie. Volti pieni di lacrime. Presenti, Zeman, Di Francesco, Soddimo, Gessa, Tognozzi, Manni, Alberti, De Marchi, Nobili, Pagano, tanti ex compagni di squadra, Naturalmente, Pescara Calcio al completo.
Tutta la redazione si stringe intorno ai familiari, esprimendo il proprio immenso cordoglio.
 

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