Il 2023 è l’anno designato per la chiusura del Mercato Tutelato relativamente al settore energetico. La notizia è stata data da tutti i siti che si occupano di utenze, dai quotidiani ai siti verticali come chetariffa: il servizio elettrico nazionale chiude. Pertanto, il Mercato Tutelato dell’energia cesserà di esistere, e i clienti potranno unicamente stipulare contratti con uno dei fornitori privati presenti all’interno del Mercato Libero. Per fare un po’ più di chiarezza, con Mercato Tutelato si intende che il regime dei prezzi stabiliti per la luce e il gas sono regolamentati dall’Autorità . Con Mercato Libero, invece, ci si riferisce al fatto che, prima di stipulare un contratto, i clienti hanno la possibilità di confrontare le varie tariffe e le offerte delle compagnie energetiche, e di seguito aderire a quella più vicina alle loro esigenze economiche e di consumo.
Come accennato all’inizio, la fine dei prezzi tutelati coinciderà nel gennaio del 2023, mentre per tutte le piccole e medie imprese ciò coinciderà con l’inizio del 2022.
Alcune informazioni utili sul Mercato Libero
Dal momento che il Mercato Tutelato non sarà più a norma e cesserà di esistere, i clienti dovranno rivolgersi al libero mercato, anche se a oggi, le modalità con cui si svolgerà questo processo di transizione non sono ancora del tutto chiare. In ogni caso, per tutti coloro che desiderano cambiare in anticipo la propria compagnia energetica può essere significato avere qualche informazione in più.
Come prima cosa, come dicevamo, una volta che il libero mercato sarà entrato in vigore, ai consumatori è data la possibilità di confrontare le diverse offerte e individuare quella che risulta loro più conveniente e efficiente in base ai consumi. Ovviamente, se ci si trova bene col fornitore attuale, nessuno impone di dover recidere il contratto e passare ad altro.
Qualora si cambi fornitore, tale procedura non prevedrà alcun costo aggiunto, ma anzi: sarà proprio il nuovo fornitore a occuparsi di tutto ciò che attiene alla transizione, e a mettersi in contatto col vecchio fornitore per sancire la chiusura del contratto per conto del nuovo cliente. Inoltre, com’è ovvio, in fase di transizione le forniture di luce e gas non verranno interrotte, ma continueranno a essere erogate in maniera normale, poiché sarà a carico del nuovo fornitore anche il compito di occuparsi di tutte le pratiche amministrative facenti capo al precedente operatore, sino a quando si consoliderà l’effetto passaggio (dovranno trascorrere circa uno o due mesi).
Ulteriori chiarimenti al consumatore
Per chi ancora non ha le idee chiare sulla differenza tra il prezzo tutelato e il prezzo del libero mercato, è utile sapere che il primo varia di trimestre in trimestre ed è stabilito dall’Autorità . Il prezzo del libero mercato, invece, varia da un fornitore privato all’altro. Il cliente potrà quindi avere accesso ad offerte a prezzo fisso per la durata di anni, così come a offerte a prezzo variabile per chi desidera approfittare dei vantaggi dati dalle variabili di prezzo come conseguenza dell’autoregolamentazione caratteristica del libero mercato.
Tutti coloro che hanno un contratto stipulato con un fornitore del Mercato Tutelato potranno star sicuri di ricevere, in anticipo rispetto alla scadenza, un avviso in bolletta che ricorderà loro la imminente chiusura del Mercato Tutelato. In ogni caso, fondamentale sarà consapevolizzare i consumatori circa l’imminente transizione e redigere un piano informativo a supporto.
Conclusione
Come già ricordato all’inizio, dal primo gennaio del 2023 il servizio di Maggior Tutela cesserà di esistere per i cittadini privati, mentre per le piccole e medie imprese la transizione avverrà nel gennaio del 2022. Attualmente vi sono ancora parecchi dettagli e procedure da completare nonché da determinare in chiave definitiva. Pertanto, si prevedono ulteriori modifiche alle disposizioni normative attualmente in vigore. Nel frattempo, può essere utile cominciare a informarsi.