Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Benefit di welfare aziendale: le cose da sapere per sfruttarli al meglio

Condividi su:

A tutte le latitudini del mondo lavorativo, soprattutto se parliamo di multinazionali, aziende e PMI, è sempre più dibattuto l'argomento welfare aziendale e in particolare i suoi benefit. Il welfare aziendale non è nient'altro che il benessere dei dipendenti, che va perseguito per consentire loro il raggiungimento di un perfetto equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Il concetto base è che un dipendente felice e soddisfatto, sul lavoro e nel privato, è anche più produttivo.

E come si raggiunge questo benessere? Con i benefit, cioè beni e servizi erogati gratuitamente ai dipendenti di aziende pubbliche o private che possono utilizzarli come ritengono più opportuno. Bisogna però considerare che le aziende, affinché le somme destinate allo sviluppo di un piano welfare possano essere considerate non imponibili, devono individuare i beneficiari finali in base alla generalità o a categorie omogenee di dipendenti.

Il discorso è piuttosto complesso e in questo articolo proviamo a fornire un quadro generale della situazione, ma per saperne di più è consigliabile leggere l'articolo di approfondimento che spiega il welfare aziendale a chi non spetta.

Tra le categorie omogenee rientrano dipendenti con il medesimo inquadramento, dipendenti con lo stesso livello contrattuale, dipendenti che lavorano nella stessa sede, dipendenti con figli e tanti altri ancora.

La normativa welfare inoltre prevede che alcuni benefit possano essere usati solo dai dipendenti, alcuni solo dai familiari e altri ancora da entrambi. I buoni pasto, ad esempio, possono essere usati dai dipendenti che ammortizzano le spese senza incidere più di tanto sul budget familiare.

Tra i benefit cosiddetti condivisi possiamo invece individuare le auto, i tablet e gli smartphone aziendali, dati in dotazione al dipendente ma di cui possono fruirne anche gli altri membri della famiglia. Il welfare aziendale ancora consente di finanziare i servizi alle famiglie, come polizze sanitarie, supporto agli anziani e asili nido, oppure spese mediche, abbonamenti ai trasporti, shopping, viaggi e acquisti in generale.

Inoltre, le aziende, se lo ritengono opportuno, possono anche individuare categorie specifiche omogenee per le quali destinare fringe benefit ad hoc. Questa particolare attenzione è dettata da precise esigenze sociali dei dipendenti, soprattutto alla luce dei cambiamenti degli ultimi tempi.

L'evento più impattante a livello lavorativo, e anche sociale, è stato sicuramente la pandemia da Covid-19. Questa fase di emergenza sanitaria è stata affrontata con modalità alternative di lavoro, a partire dallo smart working.

Anche dopo il lockdown lo smart working è stato adottato in molte realtà lavorative, da cui sostanzialmente è nata una nuova categoria omogenea: i dipendenti che lavorano da casa, che devono affrontare nuove sfide e nuove modalità di lavoro.

Individuando nuove categorie omogenee e mettendole nelle condizioni di operare al meglio si può aumentare la produttività dei dipendenti, e allo stesso modo migliorare la loro work-life balance.

Condividi su:

Seguici su Facebook