"L'insabbiamento di un peschereccio al porto di Pescara è l'ennesimo. Non c'è da meravigliarsi. Con la marea e l'alta pressione accade tutto questo". Lo ha detto all'Ansa l'armatore Francesco Scordella, alla luce dell'insabbiamento di un peschereccio nel porto canale in corrispondenza del Ponte del Mare, a causa dei bassi fondali.
"Ora continuano a venire a galla questioni ormai vecchie. Quello del fiume Pescara è un problema che dura da trent'anni. Ma oggi le marinerie, non solo quella pescarese, vivono un momento molto difficile. Tra la guerra, il caro gasolio, i bassi fondali, gli incentivi, il fermo biologico, gli indennizzi che dobbiamo avere per gli ultimi quattro anni, tutto questo sta mettendo in ginocchio la categoria. Le norme e la burocrazia - conclude Scordella - sono un problema sempre più grande".
Intanto il candidato sindaco Domenico Pettinari ha parlato, proprio ieri, del suo programma elettorale per quanto riguarda il rilancio del porto, prevedendo “la fine dei decennali lavori di dragaggio nel più breve tempo possibile”, ma anche “assicurando una migliore accessibilità ai traffici marittimi, senza dimenticare la ristrutturazione e l'ammodernamento di strutture come la stazione marittima” e, in ultimo, “un collegamento navale stabile con l'altra sponda dell'Adriatico”. Anche per il fiume Pescara, Pettinari immagina un progetto che abbia “un obiettivo a lungo termine ambizioso, ripristinando le fasce vegetali fluviali e controllando gli scarichi contaminati che vengono riversati ogni giorno lungo il corso fluviale”.