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Vince il SI nel Referendum sulla Nuova Pescara

I voti favorevoli sono stati 62348 quelli sfavorevoli 34895

la redazione
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Il 25 maggio oltre alle elezioni Europee, le elezioni regionali e le elezioni amministrative di Pescara, gli elettori si sono espressi, tramite un referendum, sulla volontà di unificare i comuni di Pescara Montesilvano e Spoltore.

 

 

I risultati

Ha vinto il SI a Pescara con 46.280 voti a favore contro 19.538 a sfavore.

Ha vinto il SI a Montesilvano con 11.176 voti a favore contro 10.685 a sfavore.

Ha vinto il SI a Spoltore con 4.892 voti a favore contro 4.672 a sfavore.

In TOTALE i voti favorevoli sono stati 62348 quelli sfavorevoli 34895

 

Il Referendum

Io voto SI perchè:

"Con la fusione dei tre Comuni posso tagliare oltre 100 poltrone di politici e burocrati e mettere fuori gioco una parte consistente di quelli che sino ad oggi, anche solo per giustificare la propria esistenza in vita (ed i propri emolumenti), hanno reso “medioevale” il livello di funzionamento della pubblica amministrazione, mettendosi di traverso ad ogni possibile e significativa iniziativa di sviluppo economico del territorio."

"Con la fusione dei tre Comuni posso recuperare, in soli 10 anni, 150 milioni di euro da destinare agli investimenti, all’occupazione o all’abbattimento delle tasse; una somma gigantesca che, se aperta a forme di compartecipazione del “privato”, può generare un volano finanziario formidabile, sul quale ricostruire il futuro della Nuova Pescara."

"Con la fusione dei tre Comuni posso far nascere una grande metropoli del medio adriatico e creare le condizioni per rendere il nostro sistema territoriale nuovamente competitivo e capace di attrarre gli investimenti pubblici e privati che da tempo hanno abbandonato Pescara, a vantaggio di Bari e di Ancona."

Io voto NO perchè:

"Con la fusione, si andrebbero a perdere le identità dei tre Comuni, con le loro storie e le loro tradizioni. Conservare e valorizzare le nostre radici è la migliore sfida per competere a livello europeo, nazionale e regionale."

"L’eventuale unione, in questa fase, farebbe emergere le debolezze dei tre comuni coinvolti, piuttosto che i loro punti di forza."

"I tre Comuni non supereranno i 250 mila abitanti e pertanto dovranno usare il bilancio del Comune più grande, Pescara, che dovrà bastare a coprire i servizi pubblici, le opere pubbliche e gli stipendi dei dipendenti pubblici dei tre Comuni."

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