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Spaccata in corso Vittorio Emanuele, Insieme Per Pescara: "Adesso basta"

L'associazione continua a richiamare l'attenzione dell'amministrazione su commercio, sicurezza e imposte locali

Redazione
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L'ennesimo episodio di furto con spaccata, avvenuto nelle scorse ore a danno di un esercizio commerciale di corso Vittorio Emanuele II, nel pieno centro, induce l'associazione di cittadini "Insieme Per Pescara" a richiamare con forza, e per l'ennesima volta, l'attenzione dell'amministrazione comunale su temi quali il supporto al commercio cosiddetto di vicinato e "lo scarso livello di sicurezza" nel quale sono "costretti a vivere residenti e commercianti senza distinzioni di orari e quartieri". L'episodio registrato in Corso Vittorio Emanuele "è l'ennesima dimostrazione che questa amministrazione continua a rimanere inerte rispetto alle istanze rappresentate nel tempo dai cittadini", scrive l'associazione. Questa presa di posizione arriva dopo le numerose iniziative poste in essere, nei mesi scorsi, da "Insieme per Pescara". Il presidente Luca Liberati ripercorre le iniziative organizzate negli ultimi tempi che, con lo scopo di sollecitare interventi decisivi degli amministratori in tema di commercio, sicurezza e parcheggi, hanno coinvolto la cittadinanza nel chiedere interventi su tali temi proponendo contestualmente possibili soluzioni. 

Viene menzionata, ad esempio, la petizione "Io C'Entro", indirizzata al sindaco e lanciata nel mese di agosto, che ha raccolto oltre 1000 firme depositate in Comune ai primi giorni di settembre scorso, e "puntualmente ignorata dal primo cittadino". Nel testo della petizione, oltre a portare oggettive evidenze dello stato della città, si proponevano soluzioni da approfondire ed eventualmente declinare sul territorio. "Insieme per Pescara" ricorda altresì "Il funerale al commercio" con cui si è portato, nel mese di agosto 2024, sulle gradinate del Palazzo "il disagio della categoria dei commercianti attanagliati dagli effetti di una desertificazione commerciale sempre più evidente, l'emergenza parcheggi (allo stato attuale ancora più acuita) ed un'emergenza sicurezza che sembra non arrestarsi". Non si dimentica inoltre l'assemblea cittadina del 17 novembre, durante la quale è stato presentato un documento contenente proposte per il rilancio del commercio di vicinato e del verde cittadino "che, pur vedendo la partecipazione di molti cittadini, è stato completamente ignorato dagli assessori competenti che hanno pensato bene di ignorare l'invito a partecipare e a confrontarsi". 

E ancora: una diffida inviata a Masci e, per conoscenza, al prefetto di Pescara “per il progressivo deterioramento dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana, sottoscritta da residenti e titolari di pubblici esercizi del centro cittadino”. Insieme per Pescara è poi entrata direttamente in municipio con le recenti audizioni in Commissione finanze e Commissione controllo e garanzia per sottoporre all'attenzione degli amministratori "rispettivamente la necessità di rimodulare le imposte locali (Tari e occupazione suolo pubblico) prevedendo iniziative a supporto di alcune categorie di cittadini (quali ad esempio gli ottimi pagatori, i commercianti che subiscono i disagi dei continui ed eterni cantieri, gli edicolanti (che sono costretti a pagare tributi salatissimi per l'occupazione di suolo pubblico) e la revisione della raccolta differenziata in modalità porta a porta". 

Pertanto "Insieme Per Pescara" continua a sostenere che i cittadini "devono partecipare alla vita pubblica della comunità cui appartengono, con la formulazione di proposte di governo del territorio e individuazione di soluzioni alternative. Strenui sostenitori di questo fondamento democratico, restiamo aperti al dialogo, alla creazione di sinergie con tutti coloro che convergono su soluzioni ampiamente condivise per il superamento delle criticità rilevate e più volte segnalate, tanto in sedi di partecipazione cittadina quanto in sedi istituzionali".

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