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Sharing mobility, Pescara al sesto posto in Italia per i noleggi

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Ho partecipato all'ultima edizione della Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility, che si è svolta il 6 ottobre 2025 presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, un appuntamento che periodicamente monitora l'evoluzione della mobilità condivisa in Italia. Quest'anno i dati presentati nel 9° Rapporto nazionale dipingono uno scenario paradossale: mentre la domanda di sharing mobility continua a crescere, raggiungendo oltre 50 milioni di noleggi nel 2024 con una stima di 60 milioni per il 2025, l'offerta si sta progressivamente contraendo in modo preoccupante.

Le criticità strutturali del sistema – Il dato più allarmante riguarda la drastica riduzione dell'offerta: rispetto al 2022, i veicoli in sharing sono diminuiti del 15% (96.000 unità), i servizi del 26% (170 totali) e gli operatori del 24% (35 tra 2022-25). Questa contrazione si accompagna a un fenomeno di concentrazione geografica sempre più marcata: Roma e Milano da sole generano oltre il 50% dei noleggi nazionali (rispettivamente 13,2 e 12,6 milioni), mentre ben 16 capoluoghi di provincia medio-piccoli, come Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato, hanno perso completamente i servizi di sharing.

La vera emergenza emerge dal confronto con il tasso di motorizzazione nazionale: nel 2024 il parco auto privato ha superato i 40 milioni di veicoli, raggiungendo la cifra record di 701 automobili ogni mille abitanti. Questo dato evidenzia come, in assenza di politiche di sostegno alla mobilità condivisa, l'utilizzo dell'auto privata continui inesorabilmente ad aumentare, con conseguenze negative per l'ambiente urbano e la qualità dell'aria.

Performance dei servizi esistenti – Dove i servizi sono presenti, tuttavia, le performance sono positive. Il bikesharing free-floating ha toccato il picco di 12,2 milioni di noleggi, con un incremento del 162% rispetto al 2021. Il 95% della flotta complessiva è a zero emissioni, con una crescita significativa dei veicoli elettrici, specialmente nel comparto bikesharing (+18% rispetto al 2023) e carsharing (3.000 veicoli elettrici, +18%).

Il carsharing, primo servizio di sharing mobility in Italia, si trova oggi in difficoltà con una prevista riduzione drastica del 17% della flotta nei primi mesi del 2025, principalmente a causa della concorrenza della micromobilità per gli spostamenti brevi e degli eccessivi oneri per gli operatori. I monopattini, dopo la fase esplosiva del 2020-2022, hanno stabilizzato i noleggi sotto i 25 milioni, con una riduzione dei servizi da 99 (2022) a 62 (inizio 2025).

Analisi dello Sharing Mobility Index: il caso di Pescara – Dall'analisi della tabella dello Sharing Mobility Index 2025, che valuta le performance delle città italiane secondo quattro parametri (varietà dei servizi, veicoli per abitante, noleggi per abitante ed efficienza di rotazione), emergono dati interessanti.

La presenza di Pescara nella classifica è significativa, considerando che molti capoluoghi di provincia sono stati esclusi o hanno perso servizi. La città abruzzese si posiziona al 6° posto con uno score complessivo di 86 punti, collocandosi nella fascia medio-alta della classifica. Analizzando nel dettaglio i parametri di Pescara:

  • varietà dei servizi: 98 punti, quasi al massimo, indicando una buona diversificazione dell'offerta;
  • veicoli per abitante: 77 punti, un valore discreto ma inferiore alla media delle città più performanti;
  • noleggi per abitante: 85 punti, un risultato positivo che indica un buon utilizzo dei servizi disponibili;
  • efficienza (tasso di rotazione): 77 punti (grado C), il parametro più debole.

Pescara presenta quindi un profilo equilibrato, con particolare forza nella varietà dell'offerta e nei noleggi per abitante, ma con margini di miglioramento nell'efficienza di utilizzo dei veicoli. Si posiziona davanti a città importanti come Milano (6° posto, 86 punti) e Roma (7° posto, 85 punti), che soffrono paradossalmente di una minore efficienza nonostante i volumi assoluti molto più elevati. Al vertice della classifica troviamo Bologna (5° posto, 90 punti), che raggiunge il punteggio massimo nei noleggi per abitante pur non avendo servizi di monopattini, seguita da Brescia (1° posto, 93 punti) che eccelle nell'efficienza di rotazione dei veicoli.

Le soluzioni necessarie – Il Rapporto indica chiaramente la necessità di una nuova rotta basata su tre pilastri: integrazione con il trasporto pubblico, incentivi economici alla domanda e supporto concreto all'offerta. Senza nuovi modelli di regolazione e sostegno, il rischio è quello di un ulteriore arretramento della sharing mobility proprio nel momento in cui la domanda è in crescita, con l'effetto paradossale di spingere sempre più cittadini verso l'auto privata e aggravare ulteriormente il già preoccupante tasso di motorizzazione nazionale.

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