Pescara ci regala scorci di antichità e non ne sono testimoni solo i versi e le dimore dei poeti D'annunzio e Flaiano.
Curioso, quanto storico fatto, è accaduto diversi giorni fa quando un cittadino pescarese, Alessio Consorte, ex modello, fotografo, regista e famoso al pubblico sportivo calcistico per la rivista Biancazzurri Siamo Noi dedicata alla gesta del Pescara e a uno dei suoi tifosi più rappresentativi Marcello Di Santo.
Consorte infatti si è imbattuto in una curiosa scoperta mentre girava un docufilm dedicato a Pescara che uscirà a Marzo dal titolo "Il traghettatore". Sul fondo del fiume Pescara, a 4 metri di profondità , è venuto alla luce un porto sommerso nelle vicinanze della golena nord la cui epoca, ancora da accertare, potrebbe essere romana o italica.
Consorte si è imbattuto in realtà in due aree archeologiche. La struttura ha una lunghezza di 15 m, nella prima area c'e quello che potrebbe essere un porticciolo di epoca romana o italica o, secondo alcuni storici, un’opera idraulica dell’antica fortezza di Carlo V, risalente quindi al Sedicesimo secolo.
Nella seconda area, è stato trovato un' antico ponte, che sarebbe il ponte dell'antica città di Ostia Aterni. Il nome di Pescara in epoca romana.Era la porta di Roma verso Oriente, all’altezza dell’odierno quartiere di Porta Nuova.
Consorte ha segnalato i suoi rinvenimenti alle forze dell’ordine e alla Soprintendenza, ma fino a oggi non sono stati valorizzati in nessun modo.