Approvata stamattina in consiglio comunale, al primo punto dell'ordine del giorno dell'adunanza pubblica, la mozione presentata dai "grillini" per conferire la cittadinanza onoraria al magistrato palermitano Nino Di Matteo, oggi simbolo dell'antimafia. La mozione è stata votata all'unanimità con n. 24 voti favorevoli (tutti presenti, guarda qui l'intervento del M5S in Consiglio). La mozione, inoltre, è stata presentata in altri undici comuni dell'abruzzese (leggi qui la notizia) che hanno aderito all'iniziativa: Città Sant'Angelo (Pescara), Spoltore (Pescara), Montesilvano (Pescara), Bucchianico (Chieti), Miglianico (Chieti), Paglieta (Chieti), Giulianova (Teramo), Mosciano Sant'Angelo (Teramo), Nereto (Teramo), Pineto (Teramo) e Teramo.
L’iniziativa, organizzata dal consigliere comunale M5S di Pescara, Massimiliano Di Pillo, si concluderà con la consegna della cittadinanza nelle mani del magistrato questa estate durante il consueto "viaggio della memoria" che lo stesso consigliere fa ormai da anni nella zona delle stragi di Falcone e Borsellino. "Mi auguro che questa onorificenza possa dare a Di Matteo la forza per andare avanti", ha dichiarato il consigliere Di Pillo nella seduta del civico consesso.
Di Matteo Antonino, detto Nino, servitore dello Stato, anni 54 tra qualche giorno, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo dal 2012, pubblico ministero del processo sulla trattativa Stato-Mafia, più volte minacciato dalla mafia, vive sotto scorta con la sua famiglia dal 1995, cioè poco dopo aver iniziato le indagini sulle due stragi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il pm, recentemente, sapendo dal Consiglio Superiore della Magistratura della bocciatura della sua candidatura alla Procura Nazionale Antimafia, ha dichiarato di essere "deluso, amareggiato e preoccupato".