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Sabato e domenica la due giorni dedicata all'alzheimer in piazza della Rinascita

La redazione
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Si svolgeranno sabato e domenica le iniziative pescaresi di adesione alla Giornata mondiale dedicata all'Alzheimer. Dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 in piazza della Rinascita ci saranno gli stand dell'Associazione Alzheimer Uniti Abruzzo Onlus che insieme alla Misericordia accoglieranno cittadini, pazienti, persone che hanno bisogno di informazioni e un primo contatto per capire meglio come muoversi per combattere la malattia.
Stamane la conferenza di presentazione della due giorni, in cui si è anche fatto il punto della situazione abruzzese, in presenza dell'assessore alla Sanita Giuliano Diodati, del dottor Carlo D'Angelo, Presidente dell'associazione Alzheimer Uniti Abruzzo, anche in rappresentanza delle società scientifiche geriatriche, Aldo Di Cosmo, Presidente dell'associazione Due Ali per Pescara, Lorena Silvetti, in rappresentanza della Misericordia di Pescara.

"L'Amministrazione è sensibile ad una problematica che è di natura sanitaria e sociale – dice l'assessore Giuliano Diodati - Nelle linee di mandato del sindaco abbiamo previsto un centro per la lotta e cura dell'alzheimer che potrà presto essere accolto presso l'ex ONMI dove si è messa a norma la struttura dal punto di vista antisismico e a giorni esauriremo la prima fase dei lavori per lavorare poi ad un centro di natura socio-sanitaria. Stamane ho fatto un sopralluogo in struttura comunale periferica con l'intento di aprire centri diurni semi-assistenziali perché il problema venga affrontato in modo più generale e capillare vista la sua diffusione fra la popolazione".

"In Abruzzo sono quasi 20.000 i pazienti affetti – così Carlo D'Angelo nel presentare le due giornate – persone nelle strutture, numeri importanti, ma destinati a salire, perché nel 2050 l'Italia raddoppierà il numero di 1,5 milioni di malati. Le due giornate servono per cercare di venire incontro alle famiglie con informazioni, contatti, invito a fare test per capire il proprio codice di rischio. Un rischio che è alto. Questo accade perché più invecchia la popolazione più aumenta la malattia. Per quanto riguarda Pescara su 70.000 anziani i casi stimati sono circa 3.100. I centri li valutano, ma il paziente torna a casa, dove sono a totale carico della famiglia e avere in casa un parente con l'alzheimer è un'esperienza durissima, a volte devastante. Per alleviare la situazione delle famiglie dobbiamo arrivare a creare una rete di servizi con un centro di ascolto che coordina e centri diurni semi-residenziali dove si mantengono attivi. La Regione vive un anno zero, le associazioni e i centri operano tenendo attive le persone, anche quelle in cura, aiutandole a recuperare un minimo di indipendenza".
 

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