“Scadranno domani, martedì 25 febbraio, i termini per la presentazione delle candidature per l’assegnazione dei servizi tecnici di Direzione Lavori e coordinatore della sicurezza del cantiere del Ponte Nuovo sul fiume Pescara-svincolo Camuzzi-asse attrezzato. A presentare la domanda potranno essere non singoli professionisti, ma studi di ingegneria e architettura costituiti che dovranno garantire la partecipazione e disponibilità di almeno 6 figure professionali, ossia un Direttore dei lavori, due Direttori Operativi, un Ispettore di cantiere, un Coordinatore della Sicurezza e un Geologo. Il 27 febbraio inizierà l’apertura delle offerte per l’affidamento del servizio, ultimo passaggio rimasto per l’apertura del cantiere, ormai imminente, per la realizzazione di un’infrastruttura straordinaria che collegherà le due sponde della città, da via Gran Sasso sino a via Lago di Campotosto, 86 metri di lunghezza, per quattro corsie di marcia carrabili e relativi percorsi ciclopedonali, con un investimento di 13milioni 100mila euro, opera da costruire in 480 giorni, in tutto 19 mesi per dotare Pescara di quella che sarà un’opera d’arte architettonica oltre che una struttura utile e solida, che ci aiuterà a decentrare il traffico verso ovest, ossia verso quella che è una zona del territorio in pieno sviluppo, dando una nuova occasione per allacciare l’area dell’ospedale con quella del Tribunale, spuntando un altro capitolo del nostro programma di governo”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando il bando.
“Tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Tali considerazioni e soprattutto tale consapevolezza ha determinato l’avvio di riflessioni, politiche e amministrative, e soprattutto la ricerca dei finanziamenti necessari. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, come dicevo, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera già appaltata, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas. Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara, come ricorderete, è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Nel frattempo sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. Il Ponte Nuovo è un’infrastruttura – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia - di cui Pescara ha assolutamente bisogno per decentrare la viabilità e, al tempo stesso, dare vitalità a quella zona ovest del territorio su cui la nostra amministrazione comunale sta fortemente puntando, con il Piano Particolareggiato 7, con il Piano urbanistico di valenza metropolitana Fontanelle-Sambuceto, e con altre opere strutturali di impatto enorme, come il completamento del raddoppio del ponte di Villa Fabio con la realizzazione delle quattro nuove rampe di collegamento con l’asse attrezzato”. In merito agli aspetti tecnici dell’opera, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, sarà strallato, con un’antenna di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura. La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Ora, mentre il Comune sta completando la formalizzazione delle procedure di aggiudicazione all’impresa dovrà provvedere alla redazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dell’opera, abbiamo indetto la gara d’appalto per l’assegnazione dei servizi tecnici di Direzione Lavori e coordinatore della sicurezza del cantiere. E nel bando abbiamo previsto paletti molto rigidi per garantire la partecipazione di team di professionisti in grado di supportare una simile impresa: complessivamente l’importo dell’incarico è pari a 552mila 952,78 euro e nell’aggiudicazione si procederà con la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma il 75 per cento del punteggio andrà al livello qualitativo dell’offerta. Ossia innanzitutto non potranno partecipare singoli professionisti, ma degli staff di lavoro composti da almeno 6 unità per ricoprire tutti i ruoli previsti, ossia un Direttore dei lavori, due Direttori Operativi, un Ispettore di cantiere, un Coordinatore della Sicurezza e un Geologo. Gli studi partecipanti dovranno provare con documenti alla mano di essersi già occupati, negli ultimi dieci anni, di almeno altri due cantieri simili e soprattutto dovranno presentare una relazione tecnica inerente le proposte migliorative per ottimizzare la sicurezza sul cantiere. Sulla parte economica, gli studi partecipanti potranno presentare una proposta massima di ribasso del 25 per cento, oltre la quale ci sarà l’esclusione automatica. In altre parole i nostri uffici hanno prestato massima attenzione ai requisiti delle strutture che parteciperanno, facendo scattare il conto alla rovescia per l’inizio delle opere. Domani, martedì 25 febbraio, alle 13, scadranno i termini per la partecipazione e la presentazione delle candidature”.