Tragedia a Pescara stamane (11 gennaio): un 45enne del posto, carabiniere del Noe, si è tolto la vita mentre si trovava nel suo ufficio in via Venezia, all'ottavo piano. Il dramma si è consumato poco prima delle ore 9, tra lo sgomento dei colleghi e di tutti coloro che conoscevano l'uomo, che in base alle prime informazioni si sarebbe suicidato sparandosi un colpo alla testa con la pistola di ordinanza. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia e i sanitari del 118.
E' persino arrivato da Roma il generale Maurizio Ferla, a capo del comando carabinieri nazionale per la tutela ambientale. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il militare è andato in bagno e lì ha deciso di farla finita. Alcuni colleghi del carabiniere che in quel momento erano presenti nell'ufficio si sono accorti dell'accaduto e hanno dato l'allarme, ma ormai purtroppo era tardi. La salma non è stata ancora riconsegnata ai famigliari.
L'uomo, senza figli, era divorziato e aveva prestato servizio ad Ancona prima di tornare a Pescara. Impossibile conoscere i motivi di questo atroce gesto, perché la vittima non avrebbe lasciato messaggi o indicazioni in grado di fornire qualche spiegazione. Sono comunque in corso le indagini per cercare di risalire alla dinamica del fatto e alle ragioni. Alcuni condomini che vivono nei piani sottostanti avrebbero sentito, nelle prime ore del mattino, forti rumori (forse tavoli e sedie spostati bruscamente) che provenivano proprio dalle stanze del Noe. Poi è stato solo il silenzio.