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Guardia di Finanza, scoperta un'impresa di volantinaggio con 90 dipendenti in nero

Sono state denunciate tre persone per una frode fiscale di oltre 800.000 euro

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I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara, dopo complesse indagini che hanno portato alla denuncia di tre persone per l'ingnete frode fiscale di oltre 800.000 euro, attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, hanno scoperto un'impresa operante nel settore del volantinaggio,  che utlilizzava personale assunto in nero o in modo irregolare

Attraverso una ricostruzione dei flussi finanziari, infatti, le Fiamme Gialle hanno accertato come l'impresa di distribuzione di volantini  abbia utilizzato per anni  di 32 lavoratori "in nero", retribuiti con un compenso di € 3,15 all'ora ed attinti anche alle fasce sociali più deboli, nonchè di 58 lavoratori irregolari dove è stata appuarata l'esistenza di un rapproto di lavoro subordinato continuativo in luogo di quello occasionale, certificato nella contabilità aziendale.

Per coprire le corrispettive somme in nero  ai lavoratori, nel tempo circa 800.000 euro, l'inpresa fece ricorso ad un'ingegnosa e pericolosa architettura fraudolenta, consistente nel simulare la concessione in appalto dei servizi di distribuzione a due imprese disposte, con identità di comodo, dove fatturavano i corrispettivi inesistenti, ma modificarono, ovviamente, di dichiarare i compensi al Fisco e di versare le imposte dovute.

Dalle indagini finanziarie è emerso un percorso diverso delle movimentazioni bancarie. A fronte di queste false fatture, infatti, la società “reale” effettuava il pagamento dei corrispettivi sui conti delle cartiere, dove provvedevano, attraverso prestanome, al pagamento ai predetti lavoratori in nero, di fatto dipendenti della prima società.

Fin dai primi giorni di luglio, ai legali rappresentanti delle società coinvolte era stata applicata la misura cautelare del divieto di esercitare funzioni direttive delle persone giuridiche e delle imprese per la durata di un anno ed erano stati sequestrati ai responsabili quote di fondi comuni d’investimento e immobiliari per circa 310.000 euro.

Ora, a conclusione delle attività e seguendo una logica di approccio trasversale e interdisciplinare tipico dell’agire della Guardia di Finanza, sono stati mossi i rilievi attinenti alle assunzioni illecite e comunicati gli elementi d’interesse agli organi competenti, per le procedure di loro spettanza.

L’attività svolta conferma, ancora una volta, l’incessante impegno del Corpo contro ogni forma di illegalità di natura economico-finanziaria, a beneficio di tutti i cittadini rispettosi delle norme e della libera e corretta concorrenza, nonché a tutela dei lavoratori specie se in condizione di soggezione sociale.

 

 

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