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Fuori pericolo il senegalese accoltellato in via Lago di Capestrano

Ricoverato in ospedale non rischia la vita, Masci chiede più controlli nella zona, Pettinari l’attivazione dell’operazione “strade sicure”

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È un senegalese con precedenti per spaccio e furti il ragazzo accoltellato ieri sera in via Lago di Capestrano. Tidiane Ba Omar, questo il suo nome, era stato arrestato cinque anni fa a Montesilvano per possesso di stupefacenti e una seconda volta ad Alba Adriatica per furto. Restano gravi le sue condizioni ma il quadro è stazionario e non è in pericolo di vita. 

Proseguono le indagini su quanto accaduto, le telecamere di un bar poco distante potrebbero essere di aiuto agli inquirenti. Le indagini, per quanto si apprende, si stanno indirizzando verso il mondo dello spaccio a Rancitelli. Il senegalese, ha riportato Daniela Senepa nell’edizione delle 14 del TGR Abruzzo, aveva trovato rifugio nell’area dei Palazzi Clerico ed aveva legami con il mondo dello spaccio nella zona. 

Il sindaco Carlo Masci ha chiesto a questore e prefetto la convocazione del tavolo per la sicurezza e l’intensificazione dei controlli a Villa del Fuoco. Il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari, minacciato prima di Natale proprio in via Lago di Capestrano ha chiesto l’attivazione dell’operazione “strade sicure” con l’ausilio dell’esercito. «Qui siamo nella piazza di spaccio più importante della regione Abruzzo dove vi è una emergenza sicurezza attiva e i cittadini son costretti a vivere nel terrore e nella paura» ha sottolineato Pettinari all’agenzia stampa La Presse ricordando che quando è stato minacciato stava documentando il degrado e lo spaccio in via Lago di Capestrano. 

 

 

foto di Massimiliano Di Pillo

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