I carabinieri forestali, in collaborazione con i tecnici dell’Arta Abruzzo, nelle scorse settimane, hanno effettuato una serie di controlli presso cantieri adibiti alla realizzazione di opere edilizie in provincia di Pescara. All’esito di dieci controlli effettuati, i militari hanno segnalato alla Procura di Pescara sei titolari di altrettante imprese edili, per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Le ispezioni nei cantieri hanno permesso di accertare una serie di violazioni sull’utilizzo delle terre e rocce da scavo, considerate un sottoprodotto ed escluse dalla disciplina dei rifiuti solo se rispettano i requisiti previsti dal DPR 120/2017.
Invece alcune imprese incaricate dei lavori edili hanno omesso di presentare all’Arta e al Comune la dichiarazione di avvenuto utilizzo delle terre e rocce da scavo; violazione che comporta la cessazione immediata della qualifica come sottoprodotto delle terre e rocce da scavo che di conseguenza dovevano essere gestite come rifiuto secondo quanto previsto dal Dlgs 152/2006.
Allo stato attuale la maggior parte dei titolari delle imprese ha estinto il reato mediante il pagamento di una contravvenzione a seguito di adempimento delle prescrizioni impartite; circostanza che determina la successiva archiviazione del procedimento penale iscritto a loro carico.