Ieri è morto, dopo un anno di coma dovuto al proiettile che lo ha colpito in testa, Carlo Pavone, l'ingegnere aggredito in strada a Montesilvano nell'ottobre 2013.
Vincenzo Gagliardi, l'uomo finito in carcere per aver compiuto l'agguato, ora vede la sua posizione peggiorare come si evince dalle parole di Massimo Galasso, rappresentante dei fratelli della vittima: "Aspettiamo che cambi l'accusa da tentato omicidio a omicidio volontario premeditato".
La famiglia si costituirà parte civile e sarà chiesto il risarcimento del danno. Galasso ha inoltre aggiunto che i fratelli e i parenti della vittima voglio sapere la verità e conoscere quanto è accaduto. Il processo ci sarà nel prossimo febbraio.