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A Pianella con Alessandro Rapattoni e La Luna e l'Aratro, "si abusa troppo della parola amore"

Domenica 13 aprile alle ore 18 ci sarà il secondo dei tre appuntamenti

Redazione
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Parafrasando Pirandello, "quando parliamo d’amore crediamo di intenderci senza intenderci mai" ed ecco perchè domenica 13 aprile alle ore 18 a Pianella ci sarà il secondo dei tre appuntamenti con "La Luna e l'Aratro", un'escursione nei sentieri della letteratura, immersi nelle parole e che vuole attenzionare meglio la parola "amore", molto spesso usata ma troppo spesso abusata.

Gli attori della Compagnia dell’Aratro (fondata dall’attore, doppiatore e regista pescarese Franco Mannella, Direttore Artistico di Arotron), guidati in questo progetto dall’attore Alessandro Rapattoni, formatosi all’Accademia Teatrale Arotron, cercheranno di farsi anello di congiunzione tra letteratura e pubblico, con il prezioso sostegno del pianoforte di Paride Marzuoli (per questo secondo appuntamento) nello spazio intimo e raccolto della sala Metamorphosis dell'ex asilo Sabucchi (di Pianella) in via Vico delle Dee, 10.

Il secondo reading, sulla scia del primo prosegue con i"Discorsi d'amore", dedicato all'amore romantico ed è qui che ci si chiede, descrivendo alcune delle mille sfaccettature del sentimento più celebrato o esecrato dalla letteratura di ogni tempo (dalla lirica greca arcaica a Catullo, a Olindo Guerrini, Flaubert e Baudelaire, Lee Masters e tanti altri), dalla filosofia (Platone, Bauman) della canzone d’autore (da De Andrè a Battiato): di cosa si parla quando si parla di “amore”?

“Nella lettura cerchiamo spesso non soltanto un’evasione, ma anche una medicina per la nostra anima e il suo valore terapeutico è anche comprovato da studi scientifici, arrivati nell’ultimo decennio anche in Italia e con questi appuntamenti vogliamo dare corpo a questa scoperta”, spiega Rapattoni. In scena, insieme allo stesso Alessandro Rapattoni, ci saranno Federico Caprarese, Chiara Colangelo e Cristina Zoccolante. È previsto anche uno spazio di ascolto e di dialogo dopo lo spettacolo, per raccogliere le impressioni degli spettatori e stimolare una condivisione sulla tematica trattata.

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