Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Pescara Liberty Festival, ultimo concerto in piazza Sacro Cuore con il "Live Gospel Show"

E ieri grande successo di Luca Rossi: "Qui a Pescara mi sento a casa, c'è una bella atmosfera"

Redazione
Condividi su:

L'ultimo dei concerti del Pescara Liberty Festival, in piazza Sacro Cuore, sarà un viaggio nella musica gospel, percorrendo le tante anime di questo genere, dai  brani più recenti ai grandi classici. L'appuntamento con il "Live Gospel Show" è per domani, sabato 13 settembre, alle ore 21, in piazza Sacro Cuore (ore 21, ingresso gratuito), mentre è ancora vivo il ricordo della serata di ieri, con Luca Rossi e le tammorre, un evento esclusivo pensato appositamente per questo Festival, la cui direzione artistica è firmata dal maestro Eleonora Paterniti.

Ieri sera il santuario della Divina Misericordia era gremito, così come la piazza antistante - dove la performance si è spostata subito dopo, ed il risultato è stato un spettacolo applauditissimo, tra sacro e profano, coinvolgente e profondamente sentito dal pubblico. "A Pescara si respira una bella atmosfera, qui mi sento a casa, perché ricevo sempre una accoglienza straordinaria", ha detto Rossi. "E quest'anno per la residenza artistica (di cui è stato protagonista nei giorni scorsi) la classe era affollatissima", ha proseguito l'artista rivolgendosi ai tanti presenti che hanno cantato e ballato con lui, rimanendo affascinati dalle sue capacità artistiche e dalla sua talento naturale di trasmettere positività, per "celebrare la vita tutti insieme".

"Il Liberty ha guardato al passato per reinventarlo in chiave moderna, fondendo tradizione e innovazione", dice Paterniti parlando della serata di ieri, un altro successo del Festival dopo quelli registrati nei giorni scorsi. "Luca Rossi fa lo stesso con la tammorra: recupera un rito antico e lo trasforma in esperienza contemporanea, che è al tempo stesso preghiera e festa. È l’anima popolare che incontra la visione estetica. La sua poetica musicale nasce dal battito della terra e si apre all’universalità: ogni colpo di tamburo diventa gesto di memoria, ogni canto un atto di resistenza poetica, ogni ritmo un invito a danzare insieme. Le persone tornano a sentirsi parte di un corpo unico, come avveniva nei paesi del Sud Italia, nelle feste popolari e nei rituali comunitari. Il suono diventa lo strumento che mette in relazione, che unisce e che riconnette a una memoria comune, e la collettività si ricompone nel suono. Così è stato ieri sera al Festival, che ci ha riportato al senso più antico e più nuovo dello stare insieme".

Stasera riflettori accesi su Paolo Schianchi e sulle sue chitarre, mentre per domani si annuncia un concerto di grande impatto sonoro ed emotivo in cui il pubblico diventa parte attiva della performance del Sunshine Gospel Choir fino a trasformarsi in un unico grande coro. Con Alex Negro, anima trainante (voce e direzione), ci saranno Rosanna Russo, Joe Nicolosi (voce), Alessandro Orefice, piano e tastiere, Michele Bornengo, basso, e Mario Bracco, batteria.

Condividi su:

Seguici su Facebook