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Approvati i chiarimenti chiesti dal Mef sulla legge regionale 9, la 'Cura Abruzzo 1'

I commenti delle parti politiche

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“Il Consiglio regionale ha approvato quest’oggi i chiarimenti definitivi alla Legge 9 del ‘Cura Abruzzo 1’ richiesti dal Governo Conte che, ricordo, non ha mai impugnato il cuore della norma, ovvero i bonus famiglia, i fondi alle imprese e la sospensione di tutte le tasse regionali, di ogni ordine e grado, che sono i pilastri della legge.

Con il provvedimento odierno abbiamo dato risposte concrete agli altri cavilli sollevati e obiettati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, rispondendo punto per punto, producendo le nostre osservazioni e siamo convinti che non arriveremo mai a un contenzioso costituzionale, avendo previsto l’erogazione di contributi a fondo perduto alle nostre imprese a fronte di coperture finanziarie certe e già allegate ai nostri atti”.

È il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri all’esito della seduta odierna del Consiglio regionale che ha visto approvare i chiarimenti alle osservazioni sollevate dal Mef al ‘Cura Abruzzo 1’.

“I quesiti del Mef non hanno mai toccato le questioni fondamentali, ovvero il bonus famiglia, i fondi alle imprese e la sospensione di tutte le tasse regionali, dal bollo auto ai Consorzi di Bonifica, dalle Ater all’Arap – ha ricordato il Presidente Sospiri -.

Piuttosto è stata toccata una serie di quesiti e chiarimenti inerenti le forme di finanziamento e il contenzioso sanitario con le imprese. Avevamo già chiarito i termini della cosiddetta ‘pace legale con le imprese’, ovvero al fine di sostenere la ripresa dell’economia e consentire alle imprese di superare la crisi derivante dall’emergenza sanitaria in atto, la Regione favorisce ‘il componimento bonario dei giudizi pendenti’, disposizione che però ‘non si applica ai contenziosi in materia sanitaria o che coinvolgono gli enti del Servizio Sanitario regionale’.

In tempo reale, ovvero tra il 4 e il 5 giugno abbiamo introdotto le modifiche richieste rispondendo ai quesiti del Mef che poi però ha di nuovo reinviato altre e nuove osservazioni alla norma, chiedendo una risposta immediata, sollevando dei tecnicismi inerenti l’articolo di programmazione inerente la copertura di 12milioni di euro di interventi, tra cui i 9milioni 484 mila euro del microcredito, e anche su questo abbiamo dimostrato che la misura, subito dopo l’approvazione della Legge 9, è stata oggetto di una delibera di giunta regionale di riprogrammazione economica che ha dato ampia copertura alla somma.

Secondo le altre osservazioni del Mef, invece la Regione Abruzzo non dovrebbe finanziare lo Smart Working dei Comuni, né tantomeno le ingenti spese non previste che le nostre amministrazioni comunali hanno sostenuto per la Protezione civile.

Viene poi obiettato il finanziamento delle ‘Zone Rosse’, che però non ci sono più perché è evidente che dal primo aprile, data di approvazione della legge, al primo giugno alcune circostanze e condizioni, fortunatamente, sono cambiate, dunque è chiaro che non servono più i fondi di copertura per le zone rosse cancellate.

Oggi – ha detto il Presidente Sospiri – abbiamo ulteriormente fornito i nostri chiarimenti con garanzie di coperture finanziarie. Sicuramente non retrocediamo dalla volontà di assegnare finanziamenti a fondo perduto alle nostre imprese abruzzesi, né di manlevare i Comuni dalle ingenti spese sostenute da un’emergenza sanitaria mondiale imprevista e imprevedibile, né di non far pagare i canoni agli agricoltori abruzzesi. Abbiamo prodotto osservazioni puntuali e siamo certi che non arriveremo mai a un contenzioso costituzionale perché abbiamo allegato tutte le coperture finanziarie di ogni singola finestra prevista e quindi il Governo sarebbe destinato a una sconfitta in caso di un confronto giudiziario”.

Il commento di Sara Marcozzi del M5S

"Il Consiglio regionale è stato costretto a intervenire ancora una volta, prima in Commissione poi nella seduta odierna, per mettere un'altra pezza a uno dei tanti errori che questa Giunta di centrodestra ha fatto da quando ha iniziato il proprio mandato in Regione Abruzzo. Con la legge 122, è stato modificato il testo del Cura Abruzzo 1, un provvedimento che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno scritto e approvato in piena emergenza Covid, senza curarsi di specificare con quali coperture avrebbero effettivamente aiutato cittadini e imprese e nonostante noi li avessimo avvisati. Per questo il Consiglio dei Ministri non ha potuto far altro che impugnare un provvedimento scritto male da questa maggioranza, che non è nuova a mettere in mostra la propria inadeguatezza costringendo poi le istituzioni, che dovrebbero lavorare senza sosta per aiutare gli abruzzesi in questo momento di grave crisi economica e sanitaria causata dal Covid, a perdere tempo prezioso".

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. "Due mesi fa, per giorni – spiega Marcozzi – ci siamo sgolati per segnalare gli errori contenuti nel testo che avrebbero portato come conseguenza l'impugnativa e ritardi nell'erogazione dei fondi necessari ai cittadini. Lo abbiamo fatto nel massimo spirito di collaborazione istituzionale, anche quando sarebbe stato facile cavalcare la paura dei cittadini in pieno lockdown da Covid, come fatto invece da vari esponenti del centrodestra abruzzese che, attaccando pretestuosamente il governo nazionale, sono sembrati più interessati a fare ostruzione al Presidente Conte che alle priorità dell'Abruzzo. La necessità di approvare leggi in fretta per portare avanti la solita campagna propagandistica, sembra così aver avuto la meglio sul dovere istituzionale di scriverle bene. E questo è stato il risultato: tornare, a oltre due mesi di distanza, nuovamente su un testo approvato, perdere tempo prezioso e far attendere ancora le imprese abruzzesi".

"Mi auguro – conclude – che la Giunta Marsilio inizi a lavorare con un maggiore livello di accuratezza, approfondendo realmente i testi che loro stessi scrivono e approvano, per evitare di collezionare altre figure pessime che mettono in imbarazzo l'immagine dell'Abruzzo in tutta Italia. Governare la Regione è un compito che deve essere svolto con competenza e senso di responsabilità, ed è il momento che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia se ne ricordino".

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