Il gap infrastrutturale è, innanzitutto, un gap per la competitività . E’ con questa consapevolezza, espressa nelle parole del direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanilli che si è aperta la tavola rotonda sulla presentazione dei risultati raggiunti con il Libro bianco sulle infrastrutture abruzzesi a cui hanno partecipato, oltre che ai presidente delle Camere di commercio abruzzesi, al direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, anche Luciana Ferrone, presidente Commissione camerale Logistica e trasporti; Giorgio Fraccastoro, presidente Aeroporto d’Abruzzo; Pierluigi Caputi, commissario straordinario per la sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso; Daniela Sulpizio, Sub commissaria ARAP – Azienda regionale attività produttive; Costantino Ivoi, amministratore delegato Strada dei Parchi S.p.A.
Un lavoro corale, durato tre anni, che visto coinvolti tutti gli stakeholder del territorio, dagli enti ai soggetti gestori, dai professionisti ai cittadini, passando ovviamente per le imprese che, nel dialogo costante, moderato dalle Camere di commercio, hanno saputo individuare le priorità strategiche del territorio e darsi un obiettivo di medio periodo.
Otto le urgenze infrastrutturali individuate tre anni fa e i cui lavori sono stati costantemente monitorati attraverso tavoli di lavoro frequenti: il potenziamento della ferrovia Pescara-Roma; il potenziamento dei collegamenti ferroviari L’Aquila-Rieti-Terni-Roma; la valorizzazione della linea Adriatica Pescara-Bari; la nuova strada a quattro corsie Fondo Valle Trigno (collegamento A14–A1); gli adeguamenti sismici della A24 e A25, inclusa la messa in sicurezza del Traforo del Gran Sasso; il prolungamento della Teramo-Mare (SS 80); il rafforzamento strategico della SS 652 Val di Sangro; il potenziamento dei porti di Ortona e Vasto.
Il documento, la cui sintesi è in allegato, descrive un quadro dettagliato di una regione che, come ha sottolineato il presidente Gennaro Strever, vive una fase cruciale per il rafforzamento delle proprie infrastrutture, con cantieri aperti e progetti in avvio che segneranno i prossimi anni. Le autostrade A24 e A25, infrastrutture vitali per il collegamento con Roma, sono al centro di interventi complessi che riguardano la sicurezza sismica di viadotti e gallerie, la digitalizzazione della rete e, soprattutto, la messa in sicurezza del Traforo del Gran Sasso, il cui cantiere partirà tra pochi anni e avrà un impatto determinante sulla mobilità e sulla tutela delle risorse idriche. Nel frattempo, la prosecuzione della superstrada Teramo–Mare è in fase di validazione e dovrebbe portare a un alleggerimento del traffico nelle aree industriali della provincia, anche se i tempi di completamento sono lunghi. Più avanzati i lavori sulla SS 652 della Val di Sangro, dove gallerie e viadotti sono in costruzione per garantire maggiore sicurezza e un collegamento più efficiente a servizio del distretto produttivo. Un capitolo fondamentale riguarda i porti di Ortona e Vasto, cuore della logistica regionale. Qui gli interventi finanziati con fondi PNRR e ZES sono già in corso e riguardano dragaggi, banchine e collegamenti intermodali, ma restano da reperire ulteriori risorse per completare alcune opere decisive.
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Accanto a queste priorità , il Libro Bianco individua tre programmi centrali per lo sviluppo regionale. Il primo riguarda proprio il rafforzamento dei porti di Ortona e Vasto, chiamati a diventare snodi logistici competitivi a livello mediterraneo. Il secondo è l’ammodernamento dell’aeroporto d’Abruzzo, che ha avviato l’allungamento della pista e stretto accordi con nuovi vettori, trasformandosi in un’infrastruttura sempre più strategica per turismo e business. Infine, la messa in sicurezza del Traforo del Gran Sasso, con interventi delicati che dovranno garantire mobilità , approvvigionamento idrico e continuità delle attività di ricerca scientifica, rappresenta una delle sfide più complesse ma indispensabili per il futuro della regione.