In Italia finiscono nella pattumiera ogni anno generi alimentari per un valore di 8,4 miliardi di euro, cioè 6,7 euro settimanali a famiglia. In Abruzzo ammonta ad almeno 27 milioni di euro il costo dello spreco alimentare tra consumo, ristorazione distribuzione commerciale, agricoltura e trasformazione. Si compra e si butta troppo cibo, mentre sarebbe sufficiente un po' di creatività per portare in tavola gli “avanzi” del giorno prima. In questo quadro si inserisce l’iniziativa della Conad di via Milano, a Pescara, che nella giornata del 17 maggio, a partire dalle ore 11, organizzerà un incontro sul tema “Riso, riuso, risparmio” che sarà tenuto da Roberta Guidi, chef esperta di cucina naturale e naturopata. All’iniziativa assisteranno gli alunni della classe IV D della scuola primaria “Ignazio Silone, accompagnati dalla maestra Rita Cipolla. Nell’occasione la chef illustrerà le caratteristiche nutrizionali del prezioso cereale proponendo alcune ricette con riso avanzato, indicate anche per i più piccoli. Il menù prevede Supplì carotina, Biscottini al cocco e Sformato al pesto.
“Attraverso la preparazione dei piatti inviterò bambini a non sprecare e a nutrirsi con alimenti sani - spiega Roberta Guidi - Sono pietanze dai nomi divertenti che servono a sollecitare la fantasia dei più piccoli e ad invogliarli a consumare valide alternative ai soliti pasti. L’opera di sensibilizzazione può partire proprio dai bambini per far capire loro la grade importanza del cibo e la fortuna che hanno nel poter avere sempre il piatto pieno. Spero che, attraverso questa riflessione, capiscano che bisogna adeguarsi ed evitare gli sprechi, anche se quello che hanno nel piatto non incontra pienamente il loro gusto. Anche le mamme dovrebbero cercare di riutilizzare gli avanzi in modo creativo, come facevano un tempo le nostre nonne per risparmiare”.
“Questo è solo il primo di una serie di incontri che vogliamo dedicare alla cucina degli avanzi e alla lotta allo spreco alimentare- aggiunge Fabrizio Costantini, direttore del punto vendita - Abbiamo deciso di coinvolgere anche i bambini, insieme alla nostra clientela, perché educarli a questo tipo di problematica vuol dire pensare al loro futuro".