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Cosa pensano i commercianti di Pescara delle targhe alterne?

la redazione
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Cosa pensano i commercianti dell'ordinanza che, tutti i martedi e tutti i giovedì fino al 31 marzo, regolerà orari e modalità per la circolazione a targhe alterne a Pescara?.

Questa mattina, in conferenza stampa, il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco Enzo Del Vecchio e l'assessore all'ambiente Paola Marchegiani hanno presentato il provvedimento annunciando anche altri rimedi contro le micropolveri.

Al termine della conferenza ci siamo recati presso alcune attività del centro di Pescara per sentire il parere dei commercianti sul provvedimento delle targhe alterne.

Dal punto di vista economico, il pensiero generale dei commercianti del centro di Pescara che abbiamo ascoltato, è che oggi non è possibile fare una previsione su eventuali ripercussioni sulle vendite e si potranno tirare le somme solo a posteriori.

Gli stessi intervistati hanno però ben chiare le idee dal punto di vista di cittadini. Nessuno di loro pensa che le targhe alterne possano risolvere il problema dell'inquinamento.

Secondo Fabrizio Canta, titolare dell'atelier Essaouira Stars e già in prima linea nella battaglia contro la riapertura al traffico di Corso Vittorio Emanuele, se l'amministrazione comunale fosse stata davvero interessata alla questione dell'inquinamento non avrebbe riaperto al traffico Corso Vittorio Emanuele e il provvedimento delle targhe alterne è solo uno strumento per avere visibilità mediatica.

Prima del cantiere su Corso Vittorio - continua Canta - i livelli di polveri sottili erano spesso oltre il limite consentito dalla legge (fonte le analisi dell'aria effettuate dall'ARTA). Durante e dopo i lavori la situazione era ovviamente migliorata e l'area nel centro di Pescara era tornata respirabile. Poi, con la riapertura al traffico, la situazione è tornata quella di prima senza contare i danni che le auto hanno provocato al manto stradale e l'inciviltà delle persone che lasciano le auto in sosta.

La salvaguardia della nostra salute e dell'ambiente deve avvenire attraverso una visione e un progetto più ampio rispetto ad un singolo provvedimento che probabilmente causerà solo disagi e problemi ai cittadini.

Spero davvero che questo sia il segnale di una presa di coscienza della giunta, il primo atto di una inversione di marcia che porti ad una città moderna, ecosostenibile e attenta al commercio e alle esigenze dei cittadini.

Dal punto di vista del commercio spero che questa scelta non aumenti lo strapotere e gli incassi dei centri commerciali a scapito delle attività commerciali pescaresi. Bisogna considerare che sono tantissimi i cittadini dei comuni vicini come Montesilvano, Spoltore, Francavilla e Chieti che potrebbero avere difficoltà a raggiungere il centro di Pescara e potrebbero decidere di recarsi nei Centri Commerciali.

 Da Corso Vittorio Emanuele ci spostiamo su via Firenze dove la proprietaria del negozio di articoli da regalo, bomboniere e liste nozze La Maison commenta:

Dal punto di vista della qualità dell'aria probablmente il periodo a cui fa riferimento il provvedimento è troppo lungo ma in ogni caso, come recita l’ordinanza, la misura può essere revocatra in qualsiasi momento. Attendiamo le prime settimane e vediamo quali saranno i risultati.

Anche dal punto di vista commerciale è difficile fare previsioni che valuteremo sempre nei prossimi giorni.

In caso di provvedimenti di questo tipo, soprattutto se a lungo termine, è necessario ponderare bene le categorie da escludere cosi da consentire a tutti di fare il proprio lavoro in tranquillità, soprattutto a quelle persone che vengono da fuori e non conoscono i sistemi di trasporto pubblico locale.

L'ultima tappa è su via Leopoldo Muzii dove abbiamo incontrato Carola Buccione, proprietaria insieme ai due fratelli dello showroom di materiali e arredamento di design Buccione Gallery:

Non credo che il problema dell'inquinamento possa essere risolto semplicemente limitando la circolazione delle auto per 2 giorni a settimana. Il problema è nel profondo della società pescarese dove ci sono quasi più auto che persone; io reputo assurdo il fatto che in una famiglia di 4 persone ci siano addirittura 3 auto.

Dal punto di vista commerciale probabilmente le limitazioni al traffico potrebbero creare dei problemi dato che le persone non possono prendere l'auto ma il condizionale è d'obbligo e potremo fare valutazioni solo più in la.

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