Ieri in consiglio comunale abbiamo assistito all'ennesima violazione del regolamento, con la ''partecipazione straordinaria'' del presidente-arbitro Umberto Di Pasquale (FI).
Maggioranza e opposizione, nella peggiore interpretazione di un Patto del Nazareno montesilvanese, hanno segnato un gol di mano ben oltre lo scadere del tempo regolamentare e del recupero.
Un documento del consigliere Anthony Aliano (noto ex assessore con il centrosinistra, poi Forza Italia, poi Rievoluzione, infine avvistato in compagnia del leghista Salvini), portato in discussione e in votazione ''alla cieca'', senza darci la possibilità di studiarlo, interpretarlo ed eventualmente controbattere.
Oggetto: Mozione contro la ''Grande Pescara''.
Una forzatura in totale spregio della volontà popolare che si è espressa a favore con il 64% dei votanti nella consultazione referendaria in tutti e tre i Comuni interessati (Pescara, Montesilvano e Spoltore).
Nonostante il consenso di Confindustria, Università , Camera di Commercio, che hanno visto sicuramente grandi opportunità nella fusione dei Comuni. Nonostante persino il parere favorevole dei loro referenti regionali e provinciali di partito, Lega, Forza Italia e NCD in primis. Insomma: viva la coerenza.
La controproposta è davvero surreale: vogliono la Grande Montesilvano. Si sono avvicendati al governo della città in tutti questi anni, hanno avuto svariate occasioni che non hanno colto o, peggio, sprecato. In poche parole: sono stati incapaci. A noi il loro atteggiamento suona solo come un pervicace attaccamento alla poltrona. Con la Nuova Pescara i tagli ai costi della politica e alle poltrone sarebbero corposi. Forse è per questo che i politici sono tutti contro?
Noi daremo sempre battaglia per il rispetto delle regole e della volontà dei cittadini. E' questa la differenza tra noi e loro.