Trovo francamente incredibile che i cittadini abruzzesi debbano pagare i sondaggi commissionati dalla giunta regionale.
Se l'iniziativa poi è stata davvero promossa dal sottosegretario di Sel-Si credo che le pernacchie vadano moltiplicate al quadrato.
Se D'Alfonso, Mazzocca e compagnia varia vogliono sondare il loro indice di gradimento paghino di tasca loro visto che prendono
stipendi tra i più alti in Italia e avevano promesso che se li sarebbero più che dimezzati.
Nessuna persona perbene penso possa accettare che mentre si taglia persino il servizio trasporto agli alunni disabili e non si trovano i fondi per un dormitorio per i senza tetto a Pescara ci si possa permettere questo spreco di denaro pubblico per soddisfare le pulsioni narcisistiche della casta regionale.