Non si fa attendere la secca replica del Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci alle "dichiarazioni altisonanti del Presidente Marco Marsilio su presunti risultati raggiunti da lui e dalla sua giunta sul tema del Termalismo abruzzese. Marsilio, in un post sulla sua pagina, ha dichiarato come «la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali in aree di crisi industriali, indicando all'INAIL tre province per l'annualità 2019 destinatarie di specifici interventi, tesi al superamento delle problematiche in essere e al rilancio del settore».
«Marsilio - continua Paolucci - rivendica un accordo nazionale sul quale non c’entra nulla ma soprattuto non fa il minimo che dovrebbe fare a livello regionale: cioè firmare i contratti del 2019 dopo che delibere e tetti sono esattamente quelli della Giunta Regionale precedente. Tradendo tutti - e dico tutti, nessuno escluso - gli impegni della sua propaganda elettorale. Senza ritegno».
«E’ davvero deprimente - dichiara Mario Mazzocca, Presidente ReteAbruzzo e Capogruppo di "Uniti per Caramanico" - assistere ad un atteggiamento così sconsiderato e irresponsabile da parte di un Presidente di Regione. Si attarda a glorificare il proprio operato per il raggiungimento di un "Accordo Nazionale per l’erogazione delle prestazioni termali" interamente realizzato da altri. Se si riferisce all’Accordo Nazionale ai sensi della "Legge 323/2000 (Riordino del Settore Termale) per il triennio 2019-2021", questo è stato raggiunto lo scorso 1° agosto fra la Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini (Presidente Emilia-Romagna), Federterme e Ministero della Salute. Se invece si riferisce all’Accordo Nazionale per le "aree di crisi industriali", questo è stato concretizzato dal Governo nazionale, quel governo contro cui lui è solito manifestare in piazza insieme alla Meloni».
«Piuttosto - argomenta Mazzocca - perché Marsilio non risponde almeno a qualcuna delle 10 domande che gli ponemmo sei mesi fa? Perchè il contratto (ridotto da 3 ad un solo anno, il 2019!), ormai in scadenza, non viene ancora firmato? Come mai non ancora provvede ad inviare gli atti di competenza al Tavolo di Crisi del Governo nazionale? Perché non si è fatto almeno portavoce della proposta di Federterme ora confluita nell’Accordo? Dove sono i 900mila euro della Regione di Lolli per il rifinanziamento della Legge Regionale sul Termalismo? Dov’è l’avviso per le strutture ricettive interessate alla attività riabilitativa? Che fine ha fatto l’ulteriore finanziamento di 1 milione di euro per le piscine termali? L'Amministrazione Regionale è incapace di procedere o non vuole procedere?».
«Chiarezza, determinazione e correttezza intellettuale - conclude Mazzocca - A Marsilio chiediamo questo, nel rispetto delle famiglie, che sono ancora senza lavoro e in gravi difficoltà economiche, e di un territorio di eccellenza che non merita una politica approssimativa e superficiale. Esortiamo Marsilio, che ha origini toccolane, con un idioma dialettale a lui sicuramente noto: occhéssésmucchiésse!».