"Non esistono limiti di orario all'attività di consegna a domicilio dei servizi di ristorazione". Lo chiarisce Confartigianato Imprese Pescara, dopo un'attenta analisi del Dpcm del 3 novembre e della circolare del Ministero dell'Interno del 7 novembre. Il chiarimento si è reso necessario in seguito ad un episodio avvenuto nel capoluogo adriatico, poi segnalato all'associazione: un addetto alla consegna del cibo a domicilio è stato fermato dalle forze dell'ordine le quali sostenevano che non fosse consentito circolare oltre un dato orario. Anche da domani, quando l'Abruzzo sarà formalmente in "zona arancione", sottolinea l'associazione, la situazione non cambia.
"Il Dpcm - sottolinea Confartigianato Pescara - consente l'attività di consegna al domicilio per cui non sussistono limiti orari. Bisogna comunque adottare le necessarie misure igienico sanitarie nella fase di confezionamento e trasporto degli alimenti".
Anche in fascia 'arancione', si legge nella circolare del Viminale, "resta consentita senza limiti di orario la ristorazione con consegna a domicilio, mentre quella con asporto è ammessa fino alle ore 22.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze".
Confartigianato, viste le tante richieste degli ultimi giorni, chiarisce anche un altro aspetto, relativo alle attività chiuse nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
"Lo stop - spiega l'associazione provinciale - riguarda esclusivamente le attività commerciali e non quelle artigianali. Esercizi come acconciatori, estetisti, lavanderie e tutti quelli che operano nell'ambito dei servizi alla persona sono attività di tipo artigiano e possono restare aperte al pari delle farmacie, dei generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole. In caso di controlli - suggerisce Confartigianato Pescara - è sufficiente mostrare la visura camerale evidenziando di essere attività artigiane".
"Per quanto riguarda la fruizione dei servizi offerti da saloni di acconciatori e centri estetici - ricorda ancora l'associazione – dal momento in cui l'Abruzzo è in 'area arancione' non è possibile spostarsi al di fuori dei confini comunali. Gli utenti, quindi, potranno andare solo negli esercizi che si trovano nel proprio comune di residenza. Ci si può spostare solo nel caso in cui si tratti di servizi o trattamenti che non sono disponibili nel territorio in cui si risiede. Con l'associazione nazionale stiamo lavorando per far modificare questo punto, a nostro avviso incomprensibile. Per ogni dubbio e per qualsiasi informazione Confartigianato è a disposizione degli operatori".