“La replica dell'assessore al bilancio conferma i nostri numeri e dimostra che abbiamo toccato nervi scoperti. La giunta Masci corregga un'impostazione di bilancio profondamente sbagliata: noi in consiglio comunale faremo tutto quanto nelle nostre possibilità”. Lo affermano i consiglieri comunali del Pd Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Michela Di Stefano e Marco Presutti.
“Partendo dalle mense scolastiche: stiamo parlando del bilancio di previsione dell'intero 2025 e la sentenza é fissata a gennaio: la giunta ha approvato un taglio drastico delle risorse, dunque deve dire quali tariffe applicherà visto che i fondi restanti non coprono nemmeno lontanamente il fabbisogno. Sulla manutenzione degli edifici scolastici - proseguono i consiglieri - l'assessore non spiega per quale ragione i capitoli in bilancio siano stati più che dimezzati rispetto allo scorso anno, quando i cantieri erano pressoché gli stessi di oggi. L’assessore sa bene che le spese finanziate dal Piano triennale delle opere pubbliche sono diverse da quelle finanziate con il bilancio dove per le scuole sono rimaste le briciole: appena 2500 euro per gli acquisti legati alla manutenzione delle scuole dell’infanzia, 2.000 euro per le elementari, 2.000 euro per le medie, 20.000 euro per le altre manutenzioni scolastiche, complessivamente meno della metà del 2024. Ma le spese per le scuole pubbliche sono le ultime a dover essere toccate”.
Quanto ai premi Flaiano, aggiungono i Dem, "spiace dover dire che l'assessore Seccia, solitamente razionale, abbia dovuto dare una risposta fuori da ogni ragionevolezza che conferma che siamo di fronte ad una punizione politica. Paragonare lo stanziamento di questo bilancio, primo anno post-risanamento, con quello faticosamente messo in campo negli anni bui del predissesto è tecnicamente e politicamente sbagliato, perché mentre nel 2018 tutte le voci subirono tagli radicali, nel 2025 quella dei Premi Flaiano invece è l'unica voce colpita dall'accetta: ma questo l'assessore Seccia lo sa bene, e per questo non riesce a dare altre motivazioni più razionali. Perché la verità, che lui conosce bene ma non può dire, è che i Premi Flaiano sono stati incredibilmente puniti per la loro indipendenza".

