Questa mattina la Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara è tornata a riunirsi per affrontare un ulteriore aspetto critico della vicenda ‘mense scolastiche’, che si aggiunge all’aumento delle tariffe e alle violente proteste che questo sta scatenando tra migliaia di cittadini: la scomparsa dei crediti prepagati dalle famiglie sulla piattaforma eCivis, per il pagamento dei pasti, con il passaggio del servizio dalla Serenissima alla Elior.
“Tutte le famiglie che hanno già pagato in anticipo le tariffe delle mense scolastiche alla società Serenissima, che ha cessato la propria attività nelle scuole del Comune di Pescara lo scorso 7 marzo, potranno chiedere il relativo rimborso semplicemente mandando una mail a refezione.pescara@grupposerenissima.it. La procedura da seguire è già stata pubblicata sulla piattaforma pescara.ecivis.it e anche sul sito del Comune. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta continuando a lavorare con gli uffici per individuare ulteriori ed eventuali misure migliorative rispetto alle soluzioni già attuate in favore delle famiglie in pieno spirito di collaborazione”, ha detto l’assessore alla pubblica istruzione Valeria Toppetti, partecipando alla seduta della Commissione.
“Molti genitori si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza più la disponibilità delle somme regolarmente versate per il servizio di refezione scolastica – denuncia il Presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S) - e di fronte alle numerose segnalazioni, il Comune si è limitato a lavarsene le mani sostenendo che, trattandosi di un rapporto diretto tra il cittadino e la ditta appaltatrice, si tratterebbe di questione privatistica nella quale non ha la competenza per entrare. Una posizione inaccettabile, ribadita in Commissione dall’assessore Valeria Toppetti, che conferma la superficialità di questa amministrazione rispetto all’intera vicenda. Nessuna assunzione di responsabilità, nessuna soluzione concreta: solo un indirizzo e-mail pubblicato sul sito istituzionale e fornito dalla Serenissima, tramite il quale ogni famiglia dovrebbe autonomamente richiedere il rimborso, con un sistema senza alcun valore legale e alcuna garanzia di ottenere quanto dovuto”.
La vicenda mense registra quindi un nuovo capitolo, nell’ambito di una polemica che è destinata tutt’altro che a spegnersi, anche in vista del Consiglio Comunale straordinario aperto al pubblico che si terrà su questa tema il prossimo 20 marzo alle ore 15:30.