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Di Marco finisce in pronto soccorso a Popoli per dolori lancinanti alla schiena

Il consigliere regionale sta facendo, suo malgrado, esperienza diretta di quelle che sono le problematiche della sanità territoriale

Redazione
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"Sono arrivato in ospedale a Popoli al pronto soccorso verso le 2 di questa mattina per dolori lancinanti alla schiena, zona lombare. Soffro da giorni per una bronchite bilaterale e un focolaio di asma che non passano. Pensavo fosse possibile fare tutti gli approfondimenti necessari, invece no: perché scopro che il radiologo, così come l'ortopedico, ci saranno solo dalle 8,30. Quindi sono parcheggiato in una stanza del pronto soccorso, in attesa della mattina e del loro arrivo in servizio. Mi hanno messo una flebo, con dei calmanti, presumo". Comincia così un post del consigliere regionale Antonio Di Marco (Pd) sulla sanità territoriale.

“Con somma sorpresa scopro anche che, diversamente da quanto detto dai vertici della Asl di Pescara, qui a Popoli il pronto soccorso ti accoglie e questo grazie al personale che mi sta trattando, ma poi non si può proseguire, perché nonostante questo, bisogna attendere l'arrivo della mattina per procedere. Solo per casi urgenti si chiamano l'ortopedico o radiologo e il mio, evidentemente e nonostante i dolori atroci, non è ritenuto tale secondo le regole di ingaggio stabilite dalla Asl. Così io sto da ore su una barella con dolore lancinante, che viene governato da una flebo, affinché non si creino ulteriori ostacoli tra me e la Asl”, aggiunge. 

"Ovviamente ho aderito al ricovero sospeso anche per capire l’incidenza delle scelte manageriali nella programmazione sanitaria territoriale. La sto praticamente provando di persona, mio malgrado. In questa situazione fuori dalle regole mi sento di esprimere tutta la mia solidarietà al personale sanitario ridotto all'osso a causa delle assunzioni a quintali di personale amministrativo. Con me ci sono 2 nuovi compagni d'avventura. Abbiamo passato la notte così, ad aspettare. A breve vi dirò come prosegue questa full immersion, ovviamente, non programmata, nella sanità territoriale, alla vigilia di Pasqua", conclude Di Marco.

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