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Incendio pineta, Pd: "Preoccupati per le troppe lacune che stanno emergendo"

Parlano il vice presidente del consiglio regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali

Redazione
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“La Pineta D'Avalos è nel cuore di tutti i pescaresi, ed essendo nel cuore della città rischia di diventare una bomba se non viene protetta specialmente nei mesi estivi, alle prese con le alte temperature con le quali siamo costretti a fare i conti. Eppure, dopo il drammatico incendio del 1° agosto 2021, avvertiamo che non c'è stato quell'innalzamento radicale di attenzione che la condizione richiedeva e richiede. Sull'incendio più recente indagano gli inquirenti, ma noi siamo preoccupati per le troppe lacune che stanno emergendo. Innanzitutto il Piano di assetto naturalistico della Riserva, approvato nel 2020 in Consiglio regionale dopo una unga gestazione: non è ancora applicato nei dettami della nostra Riserva pur costituendone il suo strumento pianificatorio per eccellenza”. Così il vice presidente del consiglio regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali Piero Giampietro, Michela Di Stefano, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti.

"Abbiamo poi studiato le informazioni che il Comune di Pescara ha inviato nel 2024 alla Regione Abruzzo sulla prevenzione degli incendi nella Riserva (relative al «Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi») e ancora vigenti: in questo elenco di azioni viene indicato come particolarmente rilevante il ruolo di due "termo camere" dislocate all'Aurum e in via della Bonifica acquisite con fondi Ecijitizien, con «rilevamento di aree spot con funzioni di preallarme incendio», dotate di una tecnologia di ultima generazione con scansione automatica del campo visivo: questo sistema molto performante risulta però collegato solo con la centrale operativa della polizia locale, che come è noto chiude alle 24 o all'1 di notte a seconda dei giorni. Chi le controlla quando la centrale operativa della polizia locale chiude, visto che la giunta Masci si è rifiutata di mettere la nostra Polizia Locale nelle condizioni organizzative e di organico di attivare il turno notturno che sarebbe invece determinante anche alla luce di quel che stiamo rilevando? Lo chiederemo in un'interrogazione urgente a risposta scritta, così come chiederemo se queste termo-camere sono pienamente funzionanti. Sarebbe drammatico se di notte la giunta Masci le avesse lasciate senza alcun monitoraggio", aggiungono i Dem.

“E se le termo-camere rischiano di inviare segnali ad una centrale operativa chiusa di notte, è sconfortante anche la scarsità di risorse investite nella convenzione con i volontari di protezione civile per un pattugliamento di appena 4 ore al giorno, dalle 15 alle 19: se questi sono gli orari statisticamente più sensibili per i casi di autocombustione, è evidente che non bastano a coprire il rischio di azioni dolose che corre una Riserva integrata nel tessuto urbano. Il servizio che la giunta Masci ha messo in campo costa appena 6 mila euro per tutta la stagione estiva: davvero la giunta Masci non riesce a trovare, in un bilancio da svariate decine di milioni di euro, risorse aggiuntive per pattugliare la Riserva anche di notte? Questo dimostra una disattenzione cronica da parte della giunta, che preferisce stanziare risorse per tantissime altre iniziative ma non per difendere la Pineta. Per non parlare poi dei tempi biblici con cui è stato deciso di «sistemare» il modulo AIB in dotazione al gruppo comunale della Protezione civile: un modulo anti incendio boschivo che il Comune ha acquisito in convenzione con l'Agenzia regionale di Protezione civile nella primavera del 2024 e la cui sistemazione è stata oggetto di una determina pubblicata solo oggi, dopo oltre un anno, benché la somma necessaria fosse di appena 600 euro iva inclusa”, evidenziano i consiglieri.

“In tutto questo scenario di preoccupazione, la giunta Masci ha accolto con un colpevole silenzio la decisione della Regione Abruzzo di tagliare per oltre il 20 per cento le già scarse risorse che stanziava storicamente per la gestione della Pineta, che passeranno da 45 mila euro a circa 35 mila, quando il Comune ne deve spendere almeno 4 volte tanto. Ecco perché siamo profondamente preoccupati. Il salto di qualità nella cura e nella prevenzione della Riserva dopo l'incendio del 2021 non c'è stato, e solo per una distrazione del centrodestra che relativamente alle competenze comunali non ha mai voluto mettere gli uffici nelle condizioni di fare al meglio il proprio lavoro, generando anche errori clamorosi: come quello sulla rotonda di via della Bonifica, generato negli anni più bui del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara a guida centrodestra, che sta ritardando l'unificazione di due comparti della Riserva atteso da tanti anni e deciso anche su spinta della nostra amministrazione”, concludono.

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