"Comune e Ater non hanno mai abbassato la guardia, di fronte a chi occupa le case popolari pur non essendo in regola o non avendo il diritto. Con orgoglio posso dire che sono state seguite sempre tutte le procedure previste per liberare gli appartamenti dove vivevano inquilini irregolari o che commettevano reati e si mantenevano praticando il malaffare: parlo di procedure complesse, anche perché spesso sono oggetto di ricorsi che dilatano i tempi, ma abbiamo comunque raggiunto una lunga serie di risultati positivi, in termini di appartamenti liberati. Solo nel 2025 sono stati 44 i decreti di decadenza (per motivi "morali"), a cui si aggiungono i preavvisi di decadenza, che sono stati 20. Nell'anno in corso gli uffici hanno lavorato molto anche per arrivare ai cosiddetti sfratti, curandone l'istruttoria, e siamo arrivati a un totale di 34 casi portati avanti. A questi dati se ne aggiungono altri due, che riguardano le procedure - sempre relative al 2025 - che riguardano le situazioni di morosità: i preavvisi di decadenza sono stati 24 mentre i decreti di decadenza sono stati 29. I numeri parlano in maniera chiara e dicono che c'è una macchina, quella comunale, che è costantemente in attività, per garantire il rispetto della legge in questo ambito, in modo da dare risposte ai cittadini che hanno diritto a una casa popolare e a chi vuole vivere tranquillamente. Come abbiamo sempre detto e come sanno bene i cittadini di Pescara, c'è chi parla e chi fa. I primi sparano costantemente a zero, alimentando solo allarmi e polemiche dai banchi dell'opposizione, e i secondi pensano a lavorare e traggono soddisfazione da alcuni grandi interventi che portano la firma di questa Giunta, come l'abbattimento del Ferro di cavallo e dei Palazzi Clerico, e dalle operazioni come quella di ieri della Polizia e della Guardia di finanza perché "Game over" è la dimostrazione che abbiamo fatto tutto il possibile per liberare gli appartamenti Erp occupati da chi non doveva".
Lo dichiara l'assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica, Alfredo Cremonese, con un bilancio del settore sulle 151 procedure avviate. “Agiamo seguendo una programmazione, grazie al lavoro di squadra e attraverso interventi puntuali da realizzare nell'ambito di una pianificazione ben precisa e non con interventi spot, cioè limitati a piccole porzioni di terreno: è questa la strada che seguiamo da anni per imprimere una svolta al quartiere Villa del fuoco, è quello che stiamo facendo", aggiunge. "In Comune abbiamo creato una task force per il quartiere, e insieme alla Prefettura e alla Questura si stanno valutando gli interventi migliori da realizzare, oltre a quelli già portati a termine. Inoltre è in corso una valutazione con il settore Verde, per studiare il da farsi, sempre per migliorare il quartiere. I fatti già avvenuti, dalla demolizione del Ferro di cavallo alla demolizione dei cosiddetti Palazzi Clerico, ne sono la prova, ma potrei parlare anche dei primi interventi dei mesi scorsi effettuati tra via Tronto, via Tavo e via Trigno, dove peraltro riprenderanno i lavori di completamento degli edifici popolari mai ultimati (a breve sarà pronto il progetto)”.
E conclude: “Rientra tutto in una programmazione, in un insieme, che va visto nella sua globalità, e al cui interno confluiscono anche altri tipi di progetti, dalla riapertura del Parco di via Tavo, oggi Talent Garden, ai lavori in corso nella vicina via Lago di Capestrano e quelli in via Lago di Borgiano. Il progetto dell'amministrazione per Villa del fuoco è complesso e ambizioso e si intreccia con le iniziative messe in campo da altri, a partire dall'Ater, e con quelle del settore delle Politiche sociali. E poi c'è l'attività di prevenzione e repressione delle forze dell'ordine che va a completare questo quadro complesso”.