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Il Lunedì del Delfino

Le responsabilità di Massimo Oddo

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Non fosse altro che per terminare la stagione con la dignità che il blasone biancazzurro merita, anche per coerenza con quanto accaduto lo scorso anno, riteniamo doveroso mettere in dubbio la permanenza di Massimo Oddo sulla panchina del Delfino. Siamo i primi ad ammettere di averne esaltato le doti tecniche e umane sino a due mesi or sono, ma a questo punto è chiaro che la squadra non lo segue più, probabilmente sarà accaduto qualcosa d’irreparabile all’interno dello spogliatoio, di tale entità da riuscire a gettarlo nella polvere delle stalle, dopo averlo portato alla luce delle stelle.

Il Mister, da giocatore, di mestiere faceva il difensore, offensivo, certo, ma pur sempre abituato a contenere oltre che a spingere sulle fasce, per cui le difese colabrodo da lui, settimanalmente, schierate, richiedono una profonda analisi e non solo tecnica. Se è vero che all’indomani di ogni prestazione, egli si assume sempre le sue responsabilità, di conseguenza ne possiamo dedurre che davvero le colpe siano da addebitare all’imperizia causata principalmente dalla sua inesperienza. L’alibi della perdurante assenza di Hugo Campagnaro non regge più, d’altronde si conoscevano fin da inizio stagione le precarie condizioni di salute dell’argentino vice-campione del Mondo, pertanto ci saremmo aspettati la preparazione, già dal ritiro estivo, di un “piano B”, da utilizzare senza di lui: in base a quanto stiamo assistendo ciò non è invece avvenuto. A oggi, solo il Como, la Salernitana e l’Ascoli hanno subito più reti del Pescara, ma se continua così …

Capitolo a parte, poi, il portiere. Le prestazioni di Vincenzo Fiorillo sarebbero spesso degne di sberleffi da parte della storica Gialappa’s band in un’edizione tutta per lui di Mai dire goal. Scherzi a parte, se è vero che, come affermavano i tifosi del Mantova nella stagione 2008-2009, riferendosi a Jasmin Handanovič, cugino del più celebre interista Samir, in un periodo di forma eccezionale, il portiere è mezza squadra, vuol dire che potrebbe anche essere questo il motivo per cui il Pescara, in pratica, parta battuto in ogni gara. Uscite a vuoto inspiegabili, scarsa capacità di concentrazione, apparente inadeguatezza nel dirigere i suoi compagni con la grinta che si conviene a ogni estremo difensore, a tratti davvero irritante e spesso talmente incerto dal consegnare la netta sensazione, probabilmente anche agli attaccanti avversari, che basti davvero poco per far terminare il pallone in rete, alle sue spalle. Se si tratti solo di un periodo particolarmente infausto o, come più probabile, giacché anche durante lo scorso campionato assistemmo a parecchie sue amnesie, il suo “potenziale” tecnico è davvero quello che ci mostra, non lo possiamo affermare con certezza, ma lo staff tecnico, a stretto contatto con lui durante la settimana, dovrebbe invece saperlo. E dunque, almeno in questo, Massimo Oddo avrebbe già da qualche tempo potuto e dovuto intervenire, schierando in sua vece, quel Simone Aresti che, nelle rare occasioni in cui è stato impegnato, ha fornito prova, pur senza fare miracoli, almeno di una giusta dose di concretezza.

A questo punto, quando mancano ancora dieci gare al termine della stagione, a meno di un auspicabile scossone, leggasi cambio in panchina, resta un solo obiettivo da centrare, quello di aiutare Gianluca Lapadula a vincere la classifica dei cannonieri. Sarebbe una vittoria effimera dal punto di vista dei tifosi, in ogni caso rimarrebbe in un albo d’oro ufficiale, ben impresso, a imperitura memoria, il nome del Delfino Pescara. Solo il mitico Stefano Rebonato, nel lontano 1986-87, con 21 realizzazioni e il più recente Ciro Immobile, autore di 28 reti appena quattro anni or sono, ci sono riusciti, vale la pena provarci per rendere meno amaro quest’agonico finale. Gli eventuali tiri dal dischetto, fossimo al posto di capitan Memushaj, li lasceremmo quindi calciare al bomber italo - peruviano.

Non resta che augurare al Crotone, letteralmente strapazzato dall’altro Delfino all’andata, i doverosi omaggi per la ormai, meritata promozione, mentre ai biancazzurri, che alla vigilia di Pasqua saranno ospiti della Ternana, a sua volta impegnato questa sera nel posticipo di Avellino, auspichiamo di ritrovare finalmente, nonostante tutto, una vittoria scaccia crisi.

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