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Il Lunedì del Delfino

Un nuovo inizio per tornare a sognare

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Cinque reti all’esordio lo scorso anno contro il Genoa, altrettante ieri contro il Foggia, non conosce la normalità Zdeněk Zeman, auguriamoci chiaramente di assistere a una stagione di ben altro tenore e, soprattutto, con un altro finale per il Delfino.

Bentornati, per il terzo anno, al nostro ormai consueto appuntamento biancazzurro del Lunedì. Nell’altalena fra promozioni e retrocessioni, diciamo che questa volta dovremmo trovarci in fase di … spinta, grazie soprattutto all’apporto del boemo, ormai un vero lusso per la Serie B, grazie all’esperienza e alla tranquillità, con le quali riesce sapientemente a caricare l’ambiente pescarese, forse come nemmeno Giovanni Galeone era in grado di fare. Affidategli un manipolo di giovani desiderosi di apprendere il suo verbo, qualche “anziano” ancora ben motivato e lui vi consegnerà l’ennesimo sogno da realizzare.

All’indomani di un simile debutto potrebbe essere non facile evitare di esaltarsi e forse nemmeno necessario, ma come consiglia giustamente lo stesso Zeman, bisogna ineluttabilmente sforzarsi di mantenere i piedi ben piantati a terra e le ragioni per farlo sono tutt’altro che poche. La stessa gara contro i satanelli pugliesi, risultato a parte, ci consegna parecchie di esse: dopo i primi iniziali minuti d’inevitabile timore reverenziale, la formazione di Stroppa ha letteralmente “messo sotto” il Pescara, totalmente incapace di arginare le fiondate offensive dei rossoneri, grazie soprattutto a un Cosimo Chiricò davvero imprendibile, che ha avuto la sventura di trovarsi di fronte forse il miglior portiere della cadetteria, Mirko Pigliacelli; nel secondo tempo l’ardore pugliese è stato soffocato solo dalle singole giocate degli attaccanti biancazzurri e, complice anche il gran caldo di questo rovente agosto, la partita ha svoltato nettamente a favore dei locali, ma le statistiche finali rivelano impietosamente come gli ospiti abbiano effettuato il doppio dei tiri in porta, rispetto ai biancazzurri. Saranno i prossimi incontri a svelarci il reale valore di entrambe le squadre, fin dal prossimo turno che, in maniera alquanto bizzarra, vedrà opposte, alle stesse, le protagoniste dell’altro 5-1 di questa prima giornata, quello con il quale il Perugia si è sbarazzato dell’Entella in terra ligure; ebbene saranno proprio gli umbri a ospitare il Delfino, mentre il Foggia se la vedrà sul terreno amico con la Virtus: un incrocio tutto da gustare, quasi un mini-torneo di apertura.

Altri dubbi riguardano la composizione della Rosa che dovrà affrontare questa lunga stagione, giacché mancano ancora quattro giorni al termine dell’interminabile e lunghissimo Mercato, che sta mettendo a dura prova la pazienza dei tifosi e degli stessi addetti ai lavori. Tante certezze in attacco, sia dal punto di vista qualitativo, che quantitativo e, come già rilevato poco sopra, anche in porta, grazie anche a un “rimpiazzo” di lusso qual è Vincenzo Fiorillo. Per quanto concerne i due restanti reparti, saremmo propensi a ritenere almeno idoneo il centrocampo, soprattutto in prospettiva, con tanti atleti che hanno i mezzi per crescere parecchio nel corso della stagione, mentre la difesa potrebbe costituire il vero tallone d’Achille della compagine adriatica. Di fronte a squadre di caratura ben superiore rispetto a quella foggiana, sarà in grado di reggere l’urto? Oppure dovremo semplicemente adattarci all’uso del pallottoliere, sperando ogni volta di realizzare più reti delle avversarie? Con l’arrivo della cattiva stagione e i conseguenti campi pesanti da calpestare, l’ago della bilancia potrebbe pericolosamente spostarsi verso il basso, di questo lo staff tecnico ne sarà sicuramente consapevole e ne avrà resa edotta la Società, che pertanto dovrà sforzarsi di non guardare solo alle plusvalenze di bilancio, se si vorrà cavalcare con determinazione l’obiettivo di un’immediata risalita in Serie A.

Rimandiamo al prossimo editoriale l’approfondimento di queste ultime considerazioni, con il Mercato finalmente chiuso e un impegno forse più probante, quale si prevede potrà essere il Perugia dell’ex Alberto Cerri. Infine, prima di metterci definitivamente alle spalle la scorsa sciaguratissima stagione, vale la pena fare un breve e polemico resoconto circa l’effettivo valore dei giocatori che lo scorso anno vestirono la casacca biancazzurra: molti di loro sono stati fortemente richiesti e alcuni lo sono ancora, da formazioni anche blasonate e già in tanti hanno mostrato quanto valgono tecnicamente in queste prime comparsate stagionali. Forse l’unico vero errore commesso dalla società fu proprio quello di non aver voluto esonerare un inesperto e poco incisivo Massimo Oddo, all’indomani del catastrofico 0 – 4 contro un Empoli tutt’altro che trascendentale. Magari oggi ci troveremmo ancora a commentare di un Pescara nella Massima Serie, non lo sapremo mai, di certo auspichiamo che Daniele Sebastiani e soci ne abbiano fatto tesoro in prospettiva futura.

Buon campionato a tutti, nella speranza di poter serenamente e con gioia tornare a gridare sempre e solo FORZA PESCARA!

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