Primo punto della gestione Epifani, grazie al pareggio rocambolesco in casa dell’Avellino. Un Delfino finalmente determinato riusciva a passare due volte in vantaggio, sfruttando al meglio le reti-gioiello di Brugman nel primo tempo, in stile Maradona e di Mancuso nella ripresa, su dirompente azione di Valzania. Recuperato entrambe le volte dai grintosi irpini, che nel finale avrebbero anche potuto vincere: 2 – 2 il finale e beffa evitata.
Posticipo domenicale della trentunesima giornata di campionato. Temperatura di circa 8° allo Stadio Partenio – Adriano Lombardi, pomeriggio piovoso con temporale. Ha arbitrato Daniele Minelli della sezione di Varese, con le due formazioni che si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 17 e 30:
L’Avellino di Walter Novellino presentava un sistema di gioco 4-4-1-1, con Lezzerini in porta, Ngawa, Migliorini, Kresic e Rizzato difensori, Laverone, Di Tacchio, D’Angelo e Bidaoui centrocampisti, Gavazzi a supporto di Ardemagni in attacco.
Il Pescara di Massimo Epifani schierava un 3-5-2 con in porta Fiorillo, Fornasier, Coda e Perrotta in difesa, Balzano, Coulibaly, Brugman, Valzania e Crescenzi a centrocampo, Mancuso e Pettinari in attacco.
La cronaca della gara:
Infortunio alla spalla destra per l’avellinese Bidaoui al 6’, dopo uno scontro con Balzano. Il centrocampista era costretto a lasciare il posto in campo a Cabezas.
Occasione clamorosa per gli ospiti all’8’ con un colpo di testa di Mancuso, in area, su preciso cross dalla sinistra di Crescenzi, ma la palla colpiva il palo a portiere battuto.
Al 13’ il Pescara passava in vantaggio grazie a uno spettacolare goal di Brugman che riprendeva, addirittura dalla propria metà campo, una respinta in scivolata del portiere Laverone, infilando la sguarnita porta irpina con una precisa palla a scendere sotto la traversa : 0 – 1.
Splendida respinta di Fiorillo al 20’ su colpo di testa di Kresic.
Miracolo di Lezzerini su una fiondata da fuori area di Balzano al 34’, che il portiere avellinese respingeva in tuffo deviando in calcio d’angolo.
Dopo due minuti di recupero terminava un primo tempo ben giocato da entrambe le formazioni, illuminato dalla prodezza di capitan Brugman.
Secondo cambio per i padroni di casa alla ripresa del gioco, con Castaldo che rilevava Migliorini.
Grande palla goal per Valzania al 49’, che tirava fuori da ottima posizione, al termine di un’azione corale dei biancazzurri ospiti.
Bravissimo ancora una volta Fiorillo nel respingere una botta di sinistro di Ardemagni dall’interno dell’area al 54’.
Pareggiava l’Avellino con un calcio di rigore di Castaldo al 59’, fischiato per un presunto fallo di mano di Perrotta in area: 1 - 1.
Grande azione personale di Valzania al 72’ che spaccava in due la difesa dell’Avellino e una volta entrato in area serviva una palla d’oro a Mancuso, il quale facilmente la appoggiava in rete: 1 - 2.
Prima sostituzione richiesta da Epifani, che al 76’ inseriva Carraro per lo stanchissimo Pettinari, mentre Novellino operava la sua terza e ultima, facendo subentrare Vajushi per Cabezas, autore di una prova incolore.
Arrivava il nuovo pareggio dei padroni di casa grazie a un preciso diagonale di Di Tacchio dal limite dell’area all’86’: 2 - 2.
Bunino prendeva il posto di Mancuso all’87’.
Grande opportunità per l’Avellino proprio a tempo scaduto con un gran tiro di Laverone da fuori area, deviato in corner da Fiorillo.
Dopo quattro minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro, decretava la fine della gara e la divisione della posta in palio.
Qualche statistica di seguito:
18 a 16 per i padroni di casa i tiri verso le rispettive porte. 13 a 4 sempre per l’Avellino i calci d’angolo. Una sola ammonizione subita dai padroni di casa, contro le tre degli ospiti (Mancuso, Coulibaly e Perrotta).
A rileggerci già domani mattina con gli approfondimenti de IL LUNEDI’ DEL DELFINO.