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Il Lunedì del Delfino

Cento Lunedì per il Delfino

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Dopo una settimana trascorsa a disquisire dell’eventuale ingresso in società da parte di Gilberto Candeloro, delle possibili partnership con il Lugano e altre società regionali, alla fine la parola, come sempre, è passata al rettangolo verde. Se è vero che le chiacchiere, come recita un noto proverbio napoletano, “se le porta via il vento”, purtroppo i risultati sul campo non possono essere manipolati, né dai venditori di fumo, né dai loro portavoce, così è giunta, puntuale, l’ennesima sconfitta. Come spesso accade alle squadre che conquistano l’Adriatico, anche l’Empoli, seppur rimaneggiato, non ha dovuto consumare troppe energie per ottenere l’intera posta in palio. Il Delfino è ormai precipitato nei bassifondi della classifica, in caduta libera, con un calendario alle porte che non promette nulla di buono. La serie C è, insomma, sempre più vicina. Il dramma sportivo di una doppia retrocessione, un’onta che la tifoseria biancazzurra non meriterebbe, rappresenterà, nel caso, il totale fallimento di una gestione societaria senza scrupoli, protesa unicamente al raggiungimento di scopi finanziari ad personam, che nulla hanno a che spartire con la passione per questo Gioco.

Affidare la squadra, in un momento così delicato, a un allenatore senza alcuna esperienza a questi livelli, piuttosto che lasciare a Zeman il compito di terminare, alla meglio, la stagione in corso, sarà ricordato come uno degli ultimi gesti di totale disamore verso questi colori, da parte di Daniele Sebastiani. Un solo, misero, punto conquistato in quattro gare, condite da dichiarazioni sconcertanti, da parte di Massimo Epifani, che “vede” (solo lui) costanti miglioramenti e una coesione del gruppo che fa ben sperare …

Vorremmo provare ad azzardare un’analisi tecnica, ma dopo aver assistito al modo ridicolo, per non aggiungere altro (…) di calciare un rigore così importante, nel corso della gara di ieri pomeriggio, da parte di Stefano Pettinari, preferiremmo soprassedere. A parte il suo allenatore e qualche pseudo commentatore di parte, appare fin troppo evidente a chiunque conosca davvero le dinamiche di questo sport, che non c’è davvero nulla da salvare ormai. Lo spessore tecnico di questi giocatori è davvero scarso. Sono talmente male assemblati, che anche volendolo fare apposta, forse non sarebbe riuscito a nessun altro, mettere insieme una simile Rosa, le cui evidentissime lacune erano state solo parzialmente colmate dal carisma e dall’esperienza del tecnico boemo.

Sembra trascorso un secolo, non pochi anni, da quando Giuseppe De Cecco raccolse le ceneri del Pescara per creare quel sogno che tutto l’ambiente anela da sempre: poter tifare per una squadra costantemente, o quasi, ai vertici del Calcio Nazionale! Sembrava essersi reso concreto, ma dal nulla apparve Daniele Sebastiani, accompagnato dalla sua brama di potere e dai suoi amici affaristi. Dopo aver sfruttato all’osso tutto ciò che ha potuto, dai giocatori agli allenatori, presumibilmente se ne andrà, un giorno, lasciando le stesse ceneri che De Cecco aveva raccolto. Unica, quasi inutile, soddisfazione per l’ambiente e la Storia di questo sodalizio, sarà il suo nome, consegnato ai posteri e alle future generazioni, come sinonimo di sventura. In fondo, anche per uno come lui, del tutto indifferente alle sorti del Delfino, sacrificato all’altare del Dio denaro (o, meglio, delle plusvalenze …), non sarà piacevole immaginare, quando sarà vecchio e prossimo al trapasso, che il suo ricordo sarà accostato in eterno alla peggiore sventura mai capitata a questa Società.

Concedeteci ora, a parziale riequilibrio di un periodo nefasto per il Pescara, l’autocelebrazione del nostro editoriale, giunto con questa edizione odierna al suo appuntamento n° 100. Inaugurammo IL LUNEDI’ DEL DELFINO esattamente due anni e cinque mesi or sono, precisamente in data 25 ottobre 2015, all’indomani di una gara vinta contro la Pro Vercelli. Era la squadra che Massimo Oddo avrebbe guidato alla vittoria finale nei play off, in altre parole l’unico risultato positivo raccolto da questa presidenza. L’intento era di provare a raccontare le sorti del sodalizio biancazzurro da un punto di vista equilibrato e sincero, con un pizzico d’ironia e, laddove necessario, provare a scuotere l’ambiente con alcune “bacchettate” scolastiche. Dalle tante recensioni ricevute in questi anni, pensiamo di essere riusciti nel nostro intento, nella consapevolezza che si possa sempre migliorare, per fornire ai lettori un prodotto di qualità. L’auspicio è chiaramente quello di poter tornare a commentare le vittorie del Delfino, un’eventualità che al momento appare lontana e indefinita. Il futuro prossimo è purtroppo foriero di una probabile retrocessione, che potrebbe mettere in ginocchio tutto l’ambiente. Sarà in grado di rialzarsi ancora una volta? Noi proveremo a raccontarvelo, voi continuate a seguirci, per tornare a gridare cento e più volte FORZA PESCARA!

 

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