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Il Pescara sfiora l'impresa a Palermo

Un altro rigore sbagliato, questa volta da Brugman, ma buona prestazione in prospettiva per i biancazzurri di Pillon

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Buon esordio di Bepi Pillon alla guida del Pescara, che costringeva il Palermo a dividere la posta in palio. Gara intensa, con tante occasioni da entrambe le parti. Da segnalare ancora un errore dal dischetto per il Delfino, questa volta calciato, nuovamente malissimo, da capitan Brugman, sul finale di gara: 1 – 1 il risultato finale.

Temperatura di circa 19° allo Stadio Renzo Barbera, umidità al 60%, pomeriggio poco nuvoloso. Ha arbitrato Fabio Piscopo della sezione di Imperia. Le formazioni si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 15:

Il Palermo di Bruno Tedino adottava un modulo di partenza 3-5-2 con Pomini tra i pali, Rajkovic, Struna e Dawidowicz a comporre la linea difensiva, Aleesami, Coronado, Jajalo, Chochev e Rispoli a centrocampo, La Gumina e Nestorovski gli attaccanti.

Il Pescara del neo tecnico Giuseppe “Bepi” Pillon riproponeva il 4-3-3 di memoria zemaniana con in porta Fiorillo, poi Crescenzi, Fornasier, Coda e Fiamozzi difensori, Coulibaly, Valzania e Brugman a centrocampo, Capone, Pettinari e Mancuso sulla linea avanzata.

La cronaca:

Dopo una lunga serie di reciproche schermaglie iniziali, al 24’ la sbloccava il brasiliano Coronado, che dopo aver seminato l’immobile difesa pescarese sulla sinistra, la piazzava di giustezza a filo del palo opposto: 1 – 0.

Bel sinistro da fuori area di Pettinari, che sfiorava il pareggio al 35’, purtroppo la palla lambiva il palo alla sinistra dell’estremo difensore palermitano, finendo fuori.

Un po’ a sorpresa al 39’ arrivava il pareggio del Delfino, grazie a Valzania che riprendeva una corta respinta in area rosanera, infilando la porta anche grazie a una decisiva e sfortunata deviazione di Chochev: 1 - 1.

Dopo un minuto di recupero si chiudeva il primo tempo che ha visto un Pescara coraggioso, proprio come aveva chiesto il suo nuovo allenatore alla vigilia della gara.

Stessi undici da entrambe le parti alla ripresa delle ostilità.

Primo cambio per i padroni di casa al 57’, con Gnahorè che prendeva il posto di Chochev.

Al 59’ grande occasione sciupata da Pettinari, che a due passi da Pomini, in mezza rovesciata, metteva la palla sopra la traversa.

Cambio anche per gli ospiti al 76’: entrava Machin per Coulibaly.

Si faceva male l’autore del vantaggio, Coronado, costringendo Tedino al secondo cambio al 77’, inserendo al suo posto Trajkovski.

Netto rigore a favore del Pescara al 78’ per un fallo su Mancuso. Lo calciava Brugman, che si faceva letteralmente ipnotizzare da Pomini, il quale respingeva facilmente.

All’81’ entrava Cocco per Pettinari.

Ultimi cambi all’86’. Nel Palermo Moreo entrava al posto di Nestorovski, mentre il Pescara inseriva Balzano per Mancuso.

Salvataggio di Crescenzi sulla linea di porta proprio al 91’ dopo un rimpallo fortuito.

Cinque minuti di recupero e triplice fischio finale del direttore di gara a sigillare un pareggio tutto sommato giusto, sebbene con qualche rimpianto in più per gli ospiti.

Qualche statistica di seguito:

18 a 12 i tiri in porta a favore dei padroni di casa. 6 a 3 i calci d’angolo per i rosanero. Due le ammonizioni contro il Palermo, una sola (Coda) a carico del Pescara.

Prossimo appuntamento, come sempre, con gli approfondimenti de IL LUNEDI’ DEL DELFINO.

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